Queste sono le sue dichiarazioni riportate da forzapescara.com: “La prestazione di Palermo è stata buona, ma domani dobbiamo confermarla. È determinante dare continuità e migliorare negli ultimi 20 metri. Troveremo di fronte una squadra forte, ben organizzata, che palleggia bene. Voglio un Pescara coraggioso, che cerchi di far gol ma, soprattutto, voglio accanimento sulla palla, perché se non pressi e non corri non ottieni nulla. È quello che ti permette di essere offensivo. Fisicamente stiamo bene, Zeman sotto questo punto di vista ha fatto un buon lavoro, quindi non dobbiamo lasciare a loro il pallino del gioco perché altrimenti diventa difficile. A Palermo siamo stati così, non abbiamo concesso niente. Il Bari è una squadra organizzata e propositiva, non verrà qui per aspettarci. Ho una buona impressione su Grosso, ha idee nuove su certi movimenti, mi è piaciuto.
Più di qualche giocatore mi ha messo in difficoltà questa settimana, ho dei dubbi sulla formazione. Guardo molto al lavoro in allenamento. Non dico nulla, ma ho visto dei giocatori che sono saliti di condizione, vedremo se darò continuità alla formazione vista contro il Palermo oppure cambiare. Il modulo, invece, resta quello. Campagnaro sta bene, devo valutare anche in vista dei prossimi impegni. Cocco lo vedo migliorare in maniera incredibile. Sta tornando il giocatore che conosco, è uno dei dubbi che ho. Brugman ha giocato col gruppo solo ieri e stamattina, spero di recuperarlo. Si fa fatica a rinunciare a un giocatore come lui, è un elemento di spessore per questa categoria.
Se il mio arrivo sarà positivo o meno lo vedremo quando avrò portato il Pescara alla salvezza. Conosco il calcio, fino a quando non otterrò l’obiettivo devo mantenere la testa bassa. I complimenti fanno piacere. Sono un uomo che conosce le regole di questo gioco. Non mi importa il futuro, mi importa pensare a domani, poi alla prossima, poi alla prossima ancora fino alla salvezza del Pescara. Altro non mi interessa.
Mi auguro che i tifosi diano una mano ai giocatori, soprattutto nei momenti di difficoltà. Bisogna salvarsi tutti insieme, quindi li vorrei con noi fino alla fine del campionato. Poi si tireranno le somme. Le contestazioni servono a poco, non servono a noi, non servono a loro, non servono ai giocatori. Abbiamo bisogno di tutti.
Sono subentrato a Bari a dicembre (stagione 2003/2004, ndr), la squadra era un po’ indietro. Eravamo quasi salvi, poi abbiamo trovato un momento negativo e siamo andati ai playout. Però ho avuto un bel rapporto, sia con la tifoseria che con la società. Loro ancora mi stimano. Purtroppo non sempre le cose vanno bene”.
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