Nel Dizionario geografico-istorico-fisico del Regno di Napoli composto dall’abate D. Francesco Sacco, stampato a Napoli nel 1746, sono riportate alcune importanti notizie sull’esistenza a Roccagloriosa di un Priorato di diritto padronato dell’antica famiglia De Caro sotto l’invocazione di Santo Spirito. Da questo ed altri elementi di collegamento con il luogo d’origine si può affermare che questa importante famiglia ha mostrato una indubbia preminenza nella vita sociale e nelle manifestazioni civili e religiose a Pianella per circa tre secoli e fino agli inizi del XIX secolo.
Si distinguono Lucantonio De Caro, amministratore e camerlengo nel 1601-1603 e Federico de Caro, fondatore del Monte e dell’Abbadia, committente della costruzione del palazzo De Caro, a ridosso della Porta S. Maria con oltre 15 vani, cisterne da acqua, da olio, fosse granarie, portico, scalinata, stanze affrescate, botteghe e con un ricco portale del 1625, ed il barone Filippo Ferdinando De Caro.
Un quartino del palazzo fu venduto all’ Universitas locale nel XVIII secolo dove vennero trasferiti gli uffici, fino ad arrivare all’acquisizione dell’intero stabile nel XIX secolo da parte del Municipio di Pianella. Tra l’Ottocento ed il Novecento, spiega Morelli: numerose attività commerciali si sono succedute nei locali al pianterreno, attigua era la piazza chiamata “piazza del Mercato”, e molti ricordano ancora l’Ufficio postale, una macelleria, una farmacia, un maniscalco, la sede dell’Associazione Combattenti e Reduci. Lo storico aggiunge: “ sulla facciata del palazzo sita in piazza della Vittoria fu apposta, nel 1922, la lapide dei caduti della Grande Guerra con la Vittoria alata che successivamente fu trasferita in piazza Garibaldi”.
L’appuntamento, organizzato nell’ambito del XV anno accademico dell’ Università della Terza Età sezione distaccata di Pianella, è per giovedì 22 marzo alle ore 16.