giovedì , 21 Novembre 2024

A Pescara cerimonia in memoria di Emilio Alessandrini VIDEO

Alla cerimonia erano presenti le autorità cittadine, rappresentanti delle istituzioni, i ragazzi di alcune scuole. Con la commemorazione si è voluto fare in modo che la memoria e l’opera del magistrato ucciso a Milano il 29 gennaio del 1979 resti viva nella storia della città e nella lotta all’affermazione della legalità a tutti i livelli.
“Sebbene siano passati 39 anni penso che si ritorni facilmente a quella giornata in cui ero bambino – ha affermato il sindaco di Pescara, nonché figlio del magistrato, Marco Alessandrini – ho sempre pensato che il gennaio è il mese che mi piace di meno perché è sempre freddo, poi arriva dopo il Natale e prelude ad un inverno rigido, poi c’è l’inverno del cuoro. Ma quest’anno madre natura ci ha giocato uno scherzo perché fin qui sembrava Primavera, ma oggi, come se ci fosse un grande scenografo, fa freddo ed è calata la nebbia con la classica ambientazione milanese, ma queste sono sciocchezze. Vivo questa particolare forma di conflitto di interessi essendo istituzione ed anche figlio. Per citare Bob Dylan penso che l’importante è che la risposta da dare ai cittadini non venga soffiata nel vento, ma venga inq ualche modo recuperata da un senso di comunità che qui vediamo dispiegato nelle articolazioni varie di cui si compone la nostra società che oggi vediamo come le istituzioni, la scuola, i cittadini, le forze dell’ordine, comuni passanti, poi la vita cittadina che continua. La memoria probabilmente diviene non più patrimonio individuale, ma è stato per lunghi decenni di questo quasi quarantennio, ma assurge, dop un lungo percorso, a valore collettivo. Non è questa la sede di questo concetto se poi la memoria dolorosa sia o meno uno dei valori fondanti di questa nostra Repubblica ha bisogno di valori e, venuti meno quelli della Resistenza, o comunque allontanatasi quella stagione, di fronte a quei valori, per chi quei valori ha sacrificato la vita, si cerca di recuperare il senso di comunità. Queste cerimonie sono sicuramente importanti, poi ci sono altri 364 giorni dell’anno”.

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