Mister Patriarca si affida all’esperienza di Caputo, Borruto, Cuzzolino e Resciae completa lo startingfive con il baby portiere croato PaveMudronja. Dopo 2’17’’, Honorio approfitta di una indecisione in disimpegno di Caputo e da distanza ravvicinata ha gioco facile nel portare avanti i veneti. Subito dopo Miarelli di supera per dire di no a Rescia, che aveva avuto la palla buona per l’immediato pari.
Caputo arriva di un soffio tardi all’appuntamento con il gol dopo 4’, su invitante suggerimento di capitan Cuzzolino. Al 10’ è ancora Miarelli ad ergersi a protagonista e a respingere in modo provvidenziale su Rosa. La partita è vibrante, i continui ribaltamenti di fronte creano diverse occasioni da rete, tuttavia improduttivi di effetti positivi per entrambe le squadre. Al 13’57’’, Victor Mello è cinico e capitalizza al meglio una trama offensiva sviluppata da sinistra per il raddoppio veneto. A 5’ da fine frazione i Lupi esauriscono il bonus falli, ma trovano immediatamente il tris con Jesulito che con un cucchiaio superaMudronja. Ercolessi e Borruto hanno in rapida successione la palla buona per accorciare, ma la mira non è delle migliori, poi lo stesso Cobra trova uno strepitoso Miarelli a sbarrargli la via del gol a 2’ dall’intervallo. La porta della Luparense sembra stregata, a differenza di quella dei biancazzurri che capitolano per la quarta volta a 41’’ dall’intervallo grazie a Taborda.A fine primo tempo, il punteggio, comunque troppo severo per quanto visto in campo, cambia ancora in virtù della rete di Cuzzolino su calcio di rigore, decretato per un tocco di mano in area di Tobe. Si va dunque al riposo sul 4-1.
Nei secondi 20’ di gioco, il Pescara va in forcing senza soluzione di continuità. Pronti via, Borruto a tu per tu con Miarelli e subito dopo Cuzzolinonon trovanoil gol immediato. Dopo 3’08’’, però, Rosa riporta il Pescara a due lunghezze di distanza, capitalizzando una rapida ripartenza tutta argentina. Il Pescara ha un piglio più aggressivo e convinto rispetto alla prima frazione di gioco, ma Miarelli continua ad essere una saracinesca e dove non arriva l’estremo veneto ci pensa la sfortuna a mettersi tra i biancazzurri ed il gol. In un clima sempre più ostile, la partita si incattivisce e gli arbitri, con fischi opinabili, non contribuiscono a rasserenare gli animi. A 8’ dalla sirena, mister Patriarca opta per il portiere di movimento ed immediatamente capitan Cuzzolino buca la porta avversaria, riportando sotto il Pescara. I biancazzurri hanno subito due ottime chance per pareggiare, ma le sciupano. Ci pensa il Cobra Borruto a 6’34 da fine match a ristabilire la parità, premiando gli sforzi di un collettivo che non si è demoralizzato dopo esser stato sotto di 4 reti. Honorio, però, punisce una nuova disattenzione difensiva pescarese, riportando avanti i suoi (14’41’’). Al 15’10’’, Mello da tiro libero riporta a due le lunghezze di distanza tra Lupi e Delfini, battendo Pietrangelo che era entrato in campo per provare a neutralizzare la conclusione. I biancazzurri provano a rifarsi sotto, creando due ottime occasioni che Miarelli però sventa. Il finale si annuncia palpitante, così come lo è stato il resto del match. Mudronja tiene in corsa i compagni con due interventi risolutori, ma lo scorrere del tempo è il primo nemico del Pescara ed il più prezioso alleato della Luparense. A 46’’ dalla sirena, Tobe mette il punto esclamativo alla vittoria veneta, rendendo vana la successiva marcatura di Rosa. Finisce 7-5, dunque.
Adesso testa al campionato. Due giorni prima del Santo Natale, ovvero sabato, ci sarà l’impegno interno contro l’Eboli (ore 15).