“Il Distretto Sanitario di Scafa – spiega l’assessore regionale – è una struttura che va salvaguardata, in passato è stato esempio virtuoso di buona sanità dalla parte del cittadino per Day Service (urologia, endocrinologia e malattie metaboliche, ostetricia e ginecologia) servizi e ambulatori specialisti. Oggi del Day Service non vi è più traccia. A rischio pure l’odontoiatria sociale verso i soggetti più deboli, che non hanno la possibilità di curarsi e tantomeno di poter fare una protesi dentale. Negli ultimi otto anni il distretto ha subito un’offerta decrescente per le scelte politiche che si sono susseguite. Difendiamo gli utenti del territorio e ripristiniamo servizi utili alla Val Pescara, una battaglia che intendo proseguire con determinazione unitamente ai sindaci e a tutti i colleghi regionali, che vorranno condividere la mia proposta per una sanità pubblica di qualità. Una battaglia non campanilistica, ma per la difesa di un modello appropriato per la strategia di riqualificazione dei servizi sanitari territoriali. L’indebolimento e il pericolo di chiusura del Distretto di Scafa metterebbe in crisi il più importante modello della nostra sanità, cavallo di battaglia da anni del centrosinistra regionale”.
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