“Si continua a portare avanti un progetto di cui mi sono stufato ad elencare i pareri contrari a cominciare da quello delle Asl – ha affermato il consigliere regionale di Forza Italia, Mauro Febbo – insomma, tutti danno il parere contrario, finanche il nuovo Rup incaricato dalla Regione Abruzzo a cui addirittura è stata concessa una proroga illimitata. Veramente qui ci sarebbe da porsi un sacco di domande, credo che al mondo non esiste un’operazione del genere, una proroga illimitata non sta né in cielo né in terra, per arrivare ad un progetto che francamente è quello che è.
Nel frattempo si fanno una serie di atti aziendali, così come previsto per Legge e la Asl di Chieti forse, per avere questo rinnovo, si permettono il lusso di azzerare ben cinque Uoc, quindi reparti clinicizzati, non mi stancherò mai di dire che Chieti è un ospedale Clinicizzato perché abbiamo le convenzioni con la Facoltà di Medicina e questo è uno degli elementi per cui a Chieti nessuno potrà togliere, almeno fino a oggi, il Dea di II livello. Si continua comunque a depauperare la Sanità abruzzese, addirittura nel nuovo atto aziendale il Pronto Soccorso, basta andare a fare una visita per vedere come opera, gli operatori devono essere veramente ringraziati per il sacrificio che fanno, invece adesso qualcuno, per favorire qualche persona, e ha un none e un cognome, ha creato una sottostruttura che si chiama Osservatorio Breve per finire a distruggere anche il Pronto Soccorso di Chieti.
Credo che su questo la città debba riflettere, chiameremo presto gli operatori e la città per una riflessione e mi auguro che ci sia anche un intervento delle Rsu e dell’Anac per porre fine a questo progetto che è una follia che solo a qualcuno poteva venire in mente. C’è un’inversione di tendenza rispetto a ciò che è stato fatto, al risanamento che è stato portato avanti, un risanamento che chiaramente ha penalizzato anche i territori, ma penso che ai cittadini se le cose le si spiegano bene e ci si comporta in una certa maniera, sono anche disponibili ad accettare certi sacrifici. Invece in questo caso abbiamo l’esatto contrario: aumentano il servizio, aumentano le liste d’attesa, contestualmente abbiamo una Sanità che sta chiudendo tutti i Bilanci della quattro Asl in forte risultato negativo, si parla addirittura di 70-80 milioni di euro e c’è il rischio di tornare nuovamente al commissariamento”.
“Io credo che sia un Project Financing davvero originale – ha sottolineato l’onorevole Fabrizio Di Stefano – tempi illimitati, modalità quantomai originali. Vorrei che fosse chiarito dal Ministero e dall’Anac se queste procedure sono corrette. A mio avviso, a lume di naso ma con un po’ di ragionamento e di buon senso ritengo che non si possano fare queste cose, non si può avere un Project a tempi illimitati, la Sanità non può attendere. Siccome su questo abbiamo visto di tutto e di più, io ritengo che bisogna mettere una volta per tutte la parola fine e chiederò al Ministero e all’Anac di pronunciarsi in merito e di chiudere definitivamente a questo progetto perché non lo vuole la città, non lo vuole la Sanità abruzzese, non lo vuole la Sanità di Chieti. occorre invece cambiare subito per fare degli interventi di cui necessita questa struttura ospedaliera teatina, che si possono fare, per cui ci sono le risorse, ma che evidentemente qualcuno non vuole fare perché ha qualche suo disegno decondito di depauperare questo patrimonio sanitario in questa città”.