Pescara. In vista del prossimo match di domenica 5 Novembre tra Pescara e Real Grisignano abbiamo intervistato la campionessa spagnola Sara Iturriaga. La trentaduenne ex di Kick Off Milano, Olimpus Roma e Montesilvano, giocatrice universale, mancina potente e determinata, negli anni della sua carriera non si è limitata ad assecondare il solo suo talento calcisticoma ha costruito un’identità culturale di primo livello che le ha permesso di conseguire due lauree ed un master in gestione sportiva. È un piacere, pertanto, intervistarla e con il sorriso di sempre ed un atteggiamento aperto al dialogo, ha risposto così alle nostre curiosità:
– Il Real Grisignano come si sta preparando ad affrontare la capolista Pescara? E soprattutto, quanto può influire psicologicamente il fatto di dover sfidare la prima in classifica?
S: “Dovremmo fare un po’ di attenzione, perché sulla carta il Pescara è forte e farà di tutto per ottenere i 3 punti. Noi cercheremo di “prendere” la partita, e se non ci riusciremo avremo comunque dato il massimo, come sempre”.
– Sappiamo che da maggio ti porti dietro un importante infortunio al ginocchio. Come procede con il recupero?
S: “Procede molto bene, sono quasi pronta. Purtroppo per regolamento dovrò attendere ancora un po’ prima di tornare in campo; sono al quinto mese di fermo per infortunio e devo aspettare il sesto, ma il peggio è passato. Mi sto allenando con i contrasti e presto tornerò più forte di prima”.
– Il Pescara ha come obiettivo quello di vincere il campionato. Il Real Grisignano cosa si aspetta da questa stagione?
S: “Sicuramente il nostro unico obiettivo ad oggi è la salvezza”.
– Nella tua carriera hai vestito i colori di squadre importanti come l’Olimpus e il Kick Off e conosci bene anche l’Abruzzoavendomilitato per ben due stagioni con il Montesilvano; all’appello manca il Pescara. Ti piacerebbe giocarci un giorno e/o hai mai pensato di voler indossare la nostra maglia?
S: (sorride) “Il Pescara non mi ha mai contattata. Adesso sono qui al Real Grisignano e penso ad oggi, non guardo al futuro; sono una persona che vive giorno dopo giorno concentrandosi sul momento, quindi parlo del presente. Ma non nego che mi piacerebbe giocarci. Chissà, magari un giorno…”
– Chi lo vince quest’anno il campionato?
S: “Non riesco a dire chi lo vincerà però il Pescara è sicuramente la favorita; la vostra è una bella squadra. Mi piace molto anche il vostro allenatore, ho molta stima di lui”.
– Oltre ad essere una grandissima campionessa sei molto attiva anche nel sociale; hai aderito a varie campagne di sensibilizzazione tra cui una contro la violenza sulle donne. Come si può affrontare il problema in maniera più incisiva secondo te?
S: “Bisogna che le donne che siano state vittime di violenza parlino e denuncino il fatto. Bisogna che ci siano delle leggi forti abbastanza per mettere fine a queste atrocità e che la giustizia poi punisca chi di dovere”.
– “Anche se andrai più veloce, non farai mai strada da solo perché dovrai andare con la tua squadra”. Questo è il tuo motto spagnolo che ti ha accompagnato per l’intera carriera. Oltre ad essere il tuo slogan è questo il segreto del tuo successo? Non concentrarsi solo su se stessi ma pensare all’intera squadra. Pensare così ti ha aiutato a vincere?
S: “Si, esattamente. Da sola non sarei arrivata da nessuna parte, e quando parlo di squadra non intendo solo le compagne di gioco ma tutto ciò che c’è dietro. Per arrivare alla nazionale, ad esempio, ho avuto bisogno del costante incoraggiamento di mia madre e del suo affetto, del mio nutrizionista, dell’allenatore, degli amici. Da solo non raggiungi nessun obiettivo. Lo sport è come la vita: non siamo mai soli, e questo è il bello dell’esistenza”.
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