Pescara. Questa mattina in Comune a Pescara è stato presentato il film Wrestl-Her del regista pescarese Cristiano Di Felice che racconta di Monica Passeri e Karim Brigante, gli italiani più noti nel mondo del Wrestling americano.
Bartoli è romano ed è il wrestler italiano più noto in America, Monica, invece, è di Spoltore ed è passata alla storia per essere la prima wrestler italiana a debuttare nello show della WWA. Una parte del film sarà girata a Pizzoferrato, patria di Bruno Sammartino, leggenda vivente del wrestling mondiale residente a Pittsburgh e originario di Pizzoferrato dove da agosto c’è una statua in suo onore.
“Il film è utile per far conoscere le bellezze storiche dei posti che va a raccontare – ha sottolineato l’assessore alla Cultura del Comune di Pescara, Giovanni Di Iacovo – il Cinema non è un opuscolo turistico, la sua funzione princiaple non è quella di far conoscere i luoghi ma è quella di raccontare una storia, una narrazione. Quindi quanto più bello il posto, il set, tanto è più forte, efficace ed innovativa è la storia ed il prodotto è più bello e di successo. Credo che siamo di fronte ad un prodotto interessante che coniuga entrambi questi aspetti: da un lato poter esplorare i luoghi della nostra storia e accanto c’è la narrazione di una storia molto interessante, molto bella e innovativa perché perliamo di Wrestling e siamo abituati a parlarne e ad immaginarlo come un qualcosa di molto lontano dalla nostra città e dalla nostra regione, dal nostro Stato e anche rispetto all’Europa stessa e invece lo vediamo qui vicino casa nostra. Io non sono un grande sportivo, ma sono appassionato di spettacolo e penso che non ci sia uno sport che coniughi in modo così splendido lo sport e lo spettacolo come il Wrestling che mi ha appassionato da ragazzo e non sapevo che la mia regione avesse dei collegamenti così importanti in modo di avere una protagonista di questo mondo che è Monica, che insieme a Karim sono delle colonne portantii di questo mondo operandoci a livello professionistico con lei che sta a pochi mesi da casa nostra. Questi legami li ho conosciuti grazie al regista Cristiano Di Felice che da tantissimi anni lavora a livello nazionale. Cristiano poi è un uomo che pur operando nel Cinema ha grande discrezione, pur avendo dei grandi risultati ed un grande successo, a portato tantissimo a questa regione, ha fatto vivere il Cinema davvero a tanti ragazzi di questo territorio ed è riuscito a portare la nostra area a farsi conoscere fuori. Sono molto contento che sia qui a presentare un progetto così bello che non potevamo non far sapere all’intera regione perché quando ci sono cose così belle è bene che si sappiano in modo da dare una mano seppur minima visto il grande lavoro che c’è dietro da parte di chi ha fatto questo film”.
“Una bella ed una grande occasione per Pizzoferrato e per tutto l’Abruzzo credo – ha rimarcato il sindaco di Pizzoferrato, Palmerino Fagnilli – perché propone un tema avvincente, bello, carino e siamo contenti che nelle scene di una cosa importante la location sia Pizzoferrato. Il tutto non accade a caso chiaramente, accade perché Pizzoferrato è la città natale di Bruno Sammartino che è una leggenda vivente del Wrestling e Cristiano Di Felice, grazie a questa grande invenzione di Wrestl-Her, così si chiamerà il film, ha scelto di ripercorrere, ripartire le nobili tracce che son state percorse da Pizzoferrato agli Stati Uniti grazie alla figura di Bruno Sammartino. L’Abruzzo si sottovaluta sotto molti aspetti, è percepita come una regione piccola e lontana, una provincia fatta di pastorizia, in realtà ha tantittimi campioni, solo uno di questi è Bruno Sammartino, e ci sono tanti uomini sportivi che sono abruzzesi. Devo dire che a raccogliere il timone ed il testimone di tutta la vicenda sia una giovane e bella wrestler ed una bravissima atleta che è abruzzese e rilancia in maniera nuova questa visione di Pizzoferrato e di tutto l’Abruzzo”.
“Innanzitutto quello che ho sempre dichiarato dall’inizio è che è un film che deve essere da esempio alle nuove generazioni che devono inventarsi un lavoro – ha affermato il regista del film, Cristiano Di Felice – loro sono andati negli Stati Uniti a 21 anni, in America a fare i wrestlet, senza avere nessun riferimento davanti, questo è il primo obiettivo che vogliamo comunicare con il film, chiaramente facciamo anche luce su quello che è il Wrestling in Italia, io non essendo un grandissimo appassionato ho scoperto che è un grandissimo sport e con molti appassionati, soprattutto dai bambini piccolissimi, fino agli anziani che vanno a vedere gli incontri di Wrestling. Poi la gran parte, il corpo centrale del film, viene girato in Abruzzo perché Monica Passeri è abruzzese, di Spoltore e comunque quando tornano dall’America vivono in Abruzzo e poi sono costretti ad attraversare l’Abruzzo per raggiungere le mete dove vanno a lottare ed è l’occasione giusta anche per far vedere le bellezze della nostra regione che attraversano in lungo ed in largo fra tutte le montagne e le colline ed è un’occasione giusta per far vedere il nostro territorio. Loro hanno la capacità di essere attori perché in realtà lo sono nel loro sport, sul ring sono anche quello, con loro è stato molto facile girare e capirsi. Soprattutto è il mio primo documentario, quindi acquisire la fiducia di alcune persone per raccontare la vita di qualcuno mi fa prendere fiducia per quello che devo raccontare e poi non sa quello che ti aspetta nel documentario. Abbiamo iniziato le riprese il 31 maggio a Napoli, abbiamo fatto Frosinone e Roma e adesso per due mesi gireremo in Abruzzo”.
“Questo film è importante per la nostra storia – hanno detto i due interpreti del film, Monica Passeri e Karim Brigante – noi siamo due ragazzi nati e cresciuti in Italia ed abbiamo deciso di intraprendere la carriera di lottatori professionisti di Wrestling e dal 2014 è la nostra professione, la pratichiamo in America, siamo residenti a Saint Louis, poi ci muoviamo un po’ per tutti gli Stati Uniti facendo questi eventi di Wrestling. Negli Stati Uniti è quotidianità, è una cosa radicata e compresa, con questo film vogliamo arrivare a tutti, anche a chi non conosce questo sport-spettacolo. Bruno Sammartino, al di la del Wrestling, ha fatto 188 volte il tutto esaurito al Madison Square Garden che è l’arena numero uno al mondo, quello dopo Bruno è arrivato a 45, non parliamo solo di Wrestling ma di tutti gli eventi che ci sono stati al Madison Square Garden, lì si sono esibiti veramente tutti, e questo fa capire chi è questo abruzzese. Per quanto riguarda questo documentario, Cristiano lo conosciamo da tanto, questo documentario segue un po’ la nostra vita, quindi non è stato difficile calarci nel film perché stiamo semplicemente raccontando quello che siamo. Essendo professionisti nel nostro campo non è stato difficile calarci in questo contesto ed essere professionali”.