Pescara. Una sconfitta che sa tanto di sonoro passo indietro. Dopo la vittoria di Carpi e dopo due partite consecutive giocate senza subire gol, gli uomini di Zeman hanno rivisto oggi i vecchi fantasmi: due reti generosamente regalate agli avversari e una manovra che è spesso parsa lenta, farraginosa, non a caso incapace di costruire più di un paio di occasioni in tutto il secondo tempo.
Che la giornata non fosse delle migliori lo si era d’altra parte capito subito: dopo appena trenta secondi, su un cross da calcio d’angolo, il centrale ospite Davide Adorni saltava indisturbato in area, a schiacciare di testa lo 0-1 per i veneti. La difesa biancazzurra, con Zampano preferito a Balzano sulla corsia di destra e Fornasier accanto a Bovo al posto dell’indisponibile Coda, non ha mai trasmesso una sensazione di sicurezza. Dopo il bel sinistro di Benali (il migliore dei suoi) deviato in angolo da Alfonso al 9°, è infatti arrivata un’altra disattenzione dietro, che è costata il raddoppio del Cittadella: al 18° minuto Nicholas Siega è partito in posizione regolare da sinistra, tenuto in gioco da Bovo, si è accentrato e con un preciso destro sul secondo palo ha infilato per la seconda volta Pigliacelli. Per la prima mezz’ora di gioco il Pescara è rimasto in grave difficoltà, incapace di produrre una vera reazione alla doppia sberla subita. La svolta, potenziale, è sembrata però arrivare al 36°, quando Salvi ha atterratto in area Mazzotta, ben imbeccato da Benali: rigore netto e lo stesso Benali, pur non calciando granché bene, lo ha trasformato nel gol dell’1-2. Prima dell’intervallo è stato tuttavia il Cittadella a sfiorare la rete, con due occasioni capitate sui piedi di Kouame e sventate da Bovo, al 39°, e da Pigliacelli, al 41°.
Nel secondo tempo, il Pescara è partito forte, schiacciando gli avversari nella loro metà campo ma senza riuscire a costruire grandi occasioni. Dopo un tiro alto di Brugman al 2° minuto, le due principali opportunità per gli uomini di Zeman sono arrivate al 64°, con la girata sul primo palo di Pettinari (su cross di Zampano) finita sull’esterno della rete e, soprattutto, con il rigore in movimento fallito al 77° da Benali, ben imbeccato al centro da Mazzotta ma reo di aver sparato in curva il ghiotto pallone arrivatogli. Per il resto, un Cittadella attento e ordinato, che giustamente ha puntato a difendere il risultato nella ripresa, dopo un ottimo primo tempo, e a conti fatti ha meritato la vittoria. Per il Pescara discorso inverso: pessima prima frazione, meglio nella seconda, ma la squadra di Zeman non è mai stata capace né di sviluppare gioco con continuità e qualità né di produrre più di un paio di occasioni da gol. Male la difesa, è andato spesso in difficoltà anche il terzetto di centrocampo Coulibaly-Kanoutè-Brugman, mentre davanti i vari Del Sole, Pettinari e, dal 64°, Ganz non hanno certo vissuto una delle loro giornate migliori.
PESCARA-CITTADELLA 1-2
PESCARA (4-3-3): Pigliacelli; Zampano, Bovo, Fornasier, Mazzotta (dall’81° Crescenzi); Coulibaly, Kanoutè, Brugman; Del Sole (dall’81° Cappelluzzo), Pettinari (dal 64° Ganz), Benali. A disposizione: Fiorillo, Balzano, Valzania, Perrotta, Carraro, Baez. All.: Zeman
CITTADELLA (4-3-1-2): Alfonso; Salvi, Pelagatti, Adorni, Benedetti; Bartolomei, Iori (dal 59° Settembrini), Siega (dal 64° Chiaretti); Schenetti; Strizzolo (dal 70° Arrighini), Kouame. A disposizione: Paleari, Litteri, Caccin, Pasa, Camigliano, Bizzotto. All.: Venturato
Reti: 1° Adorno (C), 18° Siega (C), 37° Benali (P)
Ammoniti: 33° Alfonso (C), 61° Kanoutè (P)
Recupero: 2 minuti nel primo tempo, 5 nel secondo tempo