“La mobilità elettrica – ha detto l’assessore alla Mobilità del Comune di Pescara, Stefano Civitarese Matteucci – è senz’altro un fronte a cui l’amministrazione comunale di PESCARA guarda con grande attenzione. Da questo punto di vista, e in aderenza ai principi che hanno ispirato gli Stati generali della mobilità urbana, rivolgiamo una particolare attenzione al trasporto rapido di massa, anche per la peculiare e grande capacità di questo comparto di liberare spazio pubblico e restituirlo ai cittadini come luoghi di incontro e di svago, e alla mobilità dalla bicicletta a pedalata assistita, il cui mercato, Soprattutto in Europa ma anche in Italia, e in forte crescita, per la significativa opportunità che questo e mezza garantisce di coprire spesso l’ultimo miglio negli spostamenti urbani. Senza dimenticare che l’intermodalità fra i singoli vettori costituisce forse la strategia vincente per una mobilità nuova che crediamo possa e debba caratterizzare la nostra città nei prossimi anni”.
“Charging City” è un progetto nazionale che punta a proporre soluzioni al problema della diffusione non uniforme della mobilità elettrica, fornendo alle Pubbliche Amministrazioni una strategia condivisa per la creazione di una rete di ricarica caratterizzata da standard costruttivi, di accessibilità e di pagamento omogenei; in questo modo si verrà a creare una rete attiva e propositiva di Comuni realmente competitivi, in grado di agire sull’ambiente, innovando e apportando significativi miglioramenti.
“Come ha stabilito la Commissione Europea – ha spiegato Filippo Bernocchi di Ancitel Energia e Ambiente – entro il 2030 l’Italia deve ridurre del 33% le emissioni di gas serra. Un obiettivo ambizioso che passa necessariamente per un maggiore sviluppo della mobilità elettrica: il progetto ‘Charging City’ va proprio in questa direzione e punta a rimuovere tutti gli impedimenti che ne limitano l’espansione, favorendo il dialogo fra gli stakeholder e il coinvolgimento dei Comuni italiani”.
Tra i promotori dell’iniziativa il Consorzio COBAT, leader in Italia nella raccolta, il trattamento e il riciclo di pile e accumulatori esausti. “Il nostro contributo – ha spiegato Giancarlo Morandi, presidente di Cobat – consiste nell’applicare l’economia circolare alla mobilità elettrica, in modo tale da farla diventare doppiamente sostenibile. La vera sfida è il riciclo e il riuso delle batterie delle auto elettriche, che ad oggi sono una componente importante nel costo dei veicoli. Assieme a partner come CNR, Enel, Politecnico di Milano e Class Onlus siamo al lavoro per riciclare gli accumulatori e/o per riutilizzarli nello stoccaggio di energia da fonti rinnovabili. Non si tratta solo di una questione ambientale: vogliamo recuperare materie prime – e dunque valore – dalle auto, contribuendo ad abbassare i costi di produzione”.