“Durante questi due mesi di incontri, dibatti, conferenze e eventi collaterali – aveva sottolineato in una nota l’Assessore alla Mobilità Stefano Civitarese Matteucci – Pescara aprirà una grande finestra sul futuro dei trasporti delle persone e delle merci. Con questo primo appuntamento conosceremo le ultime novità in fatto di tecnologie informatiche applicate alla mobilità e il contributo determinante di molte applicazioni già da oggi decisive per lo sviluppo delle città di domani. Per quanto ci riguarda, guardiamo a Pescara del 2027 che sarà molto diversa da quella che conosciamo oggi e sicuramente migliore. Il nostro impegno, a partire da queste giornate e per i prossimi anni, è di accompagnare e gestire il relativo processo di trasformazione”.
STATI GENERALI DELLA MOBILITÀ URBANA SUL FILOBUS CHE NON C’È E MAI CI SARÀ
Ma ad essere critici rimarcando come concreta e cogente la situazione in cui versa la direttrice che collega Montesilvano a Pescara sono i comitati nati a tutela della strada parco nella funzione sociale di greenway .
“Un contributo determinante alla mobilità sostenibile di area vasta è atteso dall’incompiuta Filovia di Pescara, in costruzione irregolare dal gennaio 2009, nove anni fa, ideata nel lontano 1992, un quarto di secolo fa, in condizioni – già allora – incerte e problematiche sul percorso da servire e sul sistema di trazione da adottare.
I comitati –commentano nella nota i coordinatori– sono stati scettici fin dal luglio 2006, quando il dottor Tullio Tonelli, in qualità di Presidente della commissione di gara bandita nel 2004, ha scelto un prototipo da due milioni di Euro, (un notorio fiasco internazionale) da immettere in circolazione su un tracciato inadeguato ad accoglierlo, spacciandolo per il vettore più innovativo e confortevole al mondo. Si fidano ancora meno oggi sul parcheggio scambiatore Multisala a Montesilvano, che il PUMS definisce “già esistente” al servizio del filobus, ma quando mai (!), e sui bus a metano di imminente immissione in esercizio su un tracciato mai omologato a fini di sicurezza, ai sensi del DPR 753/80.
Viceversa, l’Assessore Civitarese mostra di riservare pieno affidamento agli addetti ai lavori della Stazione appaltante TUA S.p.A., che a subordinato giudizio dei comitati stessi, non hanno mostrato di meritare troppo credito”.
I comitati rimarcano come basterebbe fare un salto a Montesilvano, al parcheggio Multisala, “appunto, oppure avvalersi di una salutare passeggiata a piedi sulla strada parco, per verificare agevolmente che non c’è nulla di reale nel dato relativo alle opere addirittura completate al 98 per cento, segnalato impropriamente alla Sezione nazionale di controllo della Corte dei Conti. O magari su Via Foscolo, sempre a Montesilvano, e a Via Silvio Pellico a Pescara”.
“Ci vuole tanto –scrivono i coordinatori greenway– a capire che su un tracciato senza marciapiedi a norma, accessibili a tutti, il filobus non potrà mai circolare?
Ci vuole tanto a verificare che dopo nove anni di lavori irregolari e 18 milioni di euro spesi male sono stati fatti solo danni senza garantire uno straccio di servizio di trasporto ai cittadini?
Ci vuole tanto a rendersi conto che allo stato dell’arte, sulla strada parco, potranno transitare solo carrozze a cavallo?
Che senso ha insistere sulla Filovia ogni volta che si apre bocca, se il filobus non potrà mai partire senza parcheggi scambiatori e senza tracciato riservato costruito a regola d’arte?
Sarebbe ora di finirla con le “leggerezze” diffuse e amplificate a mezzo stampa e televisioni.
La gente finisce per crederci e quale gioco inutile e sciocco è questo?
I lavori aperti al Museo Vittoria Colonna sugli “Stati Generali della Mobilità Urbana”, non potranno prescindere, naturalmente, dal filobus che non c’è e mai ci sarà.
I comitati sono stati ufficialmente e gentilmente invitati. Saremmo pure andati volentieri, ma a fare che?”