Nuove fasce di reddito, che da quattro salgono a otto, e tariffe differenziate per il servizio della Refezione scolastica offerto dal Comune di Chieti che eroga circa 2.000 pasti al giorno. A non pagare saranno le famiglie con reddito ISEE fino a 2.300 euro mentre pagheranno 1,70 euro a pasto quelle con reddito fino a 5.000 euro. L’intero costo (4,37 euro) sarà corrisposto dai nuclei familiari con un reddito dai 25.000 euro in su. Agevolazioni anche per i non residenti per i quali è stata prevista una diversificazione in base a 4 fasce di reddito.
Sono alcune delle novità illustrate, in vista della riapertura del nuovo anno scolastico, dal Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, e dall’Assessore alla Pubblica Istruzione, Giuseppe Giampietro, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il Consigliere Comunale, Marco Di Paolo, e i Presidenti di Commissione, Consiglieri Comunali Maurizio Costa e Stefania Donatelli, per fare il punto sul servizio di Refezione Scolastica e sulle nuove tariffe, nonché sul Regolamento Mensa, approvato nella prima decade di agosto dal Consiglio Comunale.
Tale Regolamento istituisce delle Sub Commissioni presso ogni plesso scolastico, composte ciascuna da due rappresentanti dei genitori e da un docente designato dal Dirigente scolastico. L’organismo avrà il compito di monitorare e verificare, nel rispetto della normativa vigente, il servizio e il rispetto del capitolato.
«Grazie al lavoro svolto in sinergia con i genitori, con le scuole e con il fondamentale contributo delle Commissioni Consiliari – ha commentato il Sindaco Di Primio – abbiamo predisposto ulteriori tariffe per il servizio della refezione scolastica, differenziate per fasce di reddito, facendoci carico, come Comune, di corrispondere per intero il costo dei pasti per chi è in condizioni disagiate, con particolare attenzione alle famiglie con più di un minore e ai non residenti. Accanto a questo, abbiamo voluto che il servizio fosse improntato alla massima trasparenza facendo partecipare i genitori direttamente alla verifica periodica del servizio.
Debbo, tuttavia, rimarcare che continua a verificarsi una considerevole evasione nel pagamento delle tariffe nonostante i correttivi che rendono assolutamente sostenibile il costo del pasto. Stimiamo, infatti, una perdita di circa 300.000 euro l’anno.
La scuola è il punto fondamentale da cui partire per costruire il futuro di ogni società – ha proseguito il Sindaco –. Avere una buona scuola vuol dire poter contare su un buoni servizi ma significa, soprattutto, avere scuole sicure. Dal canto nostro, dopo avere verificato la vulnerabilità sismica di tutti gli immobili comunali, sulle scuole abbiamo avviato progetti riguardanti il miglioramento o l’adeguamento sismico e quello alle norme antincendio. Dobbiamo continuare su questa strada e lo stiamo facendo con le nostre forze ma deve essere chiaro che c’è bisogno non più di promesse ma di finanziamenti extracomunali nelle nostre casse come in quelle di tutti i Comuni italiani per poter effettuare opere necessarie. In tal senso, auspico che l’impegno preso in prima persona dal Presidente della Regione venga mantenuto perché, ad oggi, a parte le briciole, non è arrivato null’altro».
«Due anni orsono – ha aggiunto l’Assessore Giampietro – abbiamo intrapreso un percorso impegnativo per regolamentare il servizio della refezione scolastica grazie all’apporto del mondo della scuola, dei genitori, della dott.ssa Blasetti della Clinica Pediatrica. Vorrei sottolineare, quindi, la straordinaria capacità di coinvolgere tutte le parti interessate. Desidero, inoltre, evidenziare l’ottimo contributo del Consigliere Marco Di Paolo: grazie ai suoi preziosi suggerimenti e alla sua intuizione, siamo arrivati alla innovativa istituzione delle Sub Commissioni. Un ringraziamento lo rivolgo anche ai Consiglieri Maurizio Costa, Presidente della VI Commissione, e Sfefania Donatelli, Presidente della IV Commissione, per la sensibilità dimostrata, nonché al Presidente della I Commissione, Mario De Lio, per l’apporto offerto nella stesura del regolamento. Presso ogni istituto scolastico sede di refezione – ha proseguito l’Assessore Giampietro – viene istituita una sub commissione composta da tre membri: due genitori eletti da rappresentanti d’istituto e un docente designato dal dirigente scolastico, che avrà il compito di riunirsi per effettuare controlli a cadenza mensile. Naturalmente, l’Ufficio comunale preposto continuerà ad effettuare periodici controlli».