Dallo scorso fine settimana anche a Pescara diversi new jersey sono stati posizionati lungo la nostra riviera e poi, in altre modalità, nel perimetro centrale della città. La presenza dei blocchi non è passata inosservata aprendo un vivace dibattito con diversi punti di vista riguardo a tali presenze, “qualcuno abbia invece pensato bene di non perdere l’occasione di strumentalizzare la cosa con motivazioni assurde, che istigano solo all’odio e di certo non sono destinate a migliorare il mondo dal punto di vista politico e, soprattutto, umano” ha commentato il primo cittadino dopo che su una barriera sono comparse scritte razziste, Alessandrini ha poi aggiunto, “saranno subito coperte, mentre ci piacciono molto le proposte che ci sono arrivate sia dai cittadini via social, che dalla maggioranza (non ultimo quello della consigliera Daniela Santroni), per mutare artisticamente quelli che nei fatti sono blocchi di cemento, ricorrendo alla street art, ai colori, o, se possibile, trasformandoli in arredo urbano, magari coinvolgendo artisti e scuole e raccogliendo altre idee dalla cittadinanza.
Consigli che adotteremo perché a vincere non siano ancora una volta la paura e l’odio, come vorrebbe la logica di chi uccide in modo così efferato e di chi approfitta della paura per testimoniare la propria esistenza in vita e perché la comunità reagisca diversamente, recuperando anche la voglia di bellezza che manca a quello che è senz’altro uno dei periodi più duri e difficili della nostra storia.
Se avete idee fatecele conoscere”.