L’intenzione è anche quella di colmare la distanza tra i due punti opposti del “Mare nostro” cercando si superare il record personale stabilito nel 2009, con un tempo inferiore alle 29 ore e 30’, quello impiegato nella precedente esperienza. Allora Gabriellino aveva voluto dedicare l’impresa alla memoria del giudice Giovanni Falcone , in questa circostanza, stante la triste ricorrenza del XXV anniversario dei barbari attentati mafiosi che hanno ucciso, appunto, Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e, qualche mese dopo, Paolo Borsellino, insieme gli uomini delle rispettive scorte, saranno proprio loro, i magistrati caduti sotto la lucida follia e il cieco odio della criminalità organizzata, le personalità dedicatarie di questa nuova fatica sportiva.
Fioravante Palestini, a bordo di un catamarano, nella prima mattinata del prossimo 26 agosto partirà dal fascinoso scenario del porto di Giulianova, salutato da una folta delegazione di autorità, amici e giornalisti per raggiungerà Sibenik in Croazia da cui darà il via alla sua nuova sfida. Appena avrà il conforto delle previsioni meteorologiche per stabilire con precisione la data d’inizio dell’impresa, prevista comunque nei giorni successivi al prossimo 26 agosto, Gabriellino, dall’alto dei suoi 71 anni, si siederà sul sedile del pattino, chiamato non a caso “ Il riscatto” e diventato ormai il suo vero obiettivo esistenziale e, imbracciati i remi, comincerà a vogare in direzione di Giulianova. L’obiettivo è anche di compiere la traversata dell’Adriatico in un tempo record ma, soprattutto, di affidare al prossimo un messaggio molto esplicito.
“Sono già diverse volte che faccio questa traversata e quest’anno ho approfittato dell’occasione che ricade il 25° anniversario della morte di Giovanni Falcone, che ho conosciuto, e voglio dedicare questa traversata a lui e Giovanni Borsellino – ha detto Fioravante Palestini – è anche una sfida con me stesso, anche per le generazioni che verranno, i ragazzi, per fargli capire che lo sport è importante, puntare soprattutto sui risultati mentali, fisici che sono molto utili per l’esistenza. Noi partiremo da Giulianova con la barca d’appoggio sabato pomeriggio, viaggeremo tutta la notte ed arriveremo al punto di partenza che a 7 miglia, metteremo il pattino in mare e si comincerà. Siccome ho detto che quest’anno voglio migliorare i tempi stabilendo un record, penso di farcela in 26/27 ore insieme al mio compagno Paolo Clementoni per arrivare al porto di Giulianova il mattino seguente. La principale difficoltà in questa avventura è il tempo, io preferisco il mare calmo, non voglio né il vento a favore né a sfavore, il mare calmo è importante perché il pattino naviga bene. Mi sono informato molto bene sul meteo ed abbiamo deciso di partire sabato per arrivare lunedì mattina.
La mia esperienza televisiva? Questo aspetto lo sto vivendo adesso, in quel periodo nemmeno ci pensavo perché subito dopo che ho fatto quegli spot partii per la Germania e non mi sono goduto tutte queste cose, però questa situazione la sto vivendo adesso: per strada la gente mi ferma, mi riconosce e si complimenta. Tra le varie personalità che ho conosciuto sono rimasto colpito da Giovanni Falcone che mi ha indirizzato per il futuro, l’ho conosciuto in Egitto nel 1984”.