Secondo Acerbo, la dottrina sociale del Papa coincide sul punto con quanto Rifondazione Comunista ha sempre sostenuto: abolire le pensioni d’oro, ponendo un tetto per legge, abolire la legge Fornero per dare la possibilità ai giovani di entrare nel mondo del lavoro, ridurre l’orario di lavoro.
“Anche le considerazioni del Papa sul sindacato sono più che condivisibili. L’attacco al ruolo dei sindacati –sottolinea Acerbo– che è comune a tutte le principali formazioni politiche italiane è proprio di una visione neoliberista che contrasta non solo con la nostra Costituzione ma anche con la dottrina sociale del Papa.
Apprezziamo anche le critiche rivolte a un sindacato che non lotta abbastanza per gli esclusi e ai sindacalisti che si fanno corrompere.
Ancora una volta il Papa esprime una visione sociale in sintonia con le posizioni della sinistra radicale, una visione che oggi è quasi del tutto assente in parlamento e nei media italiani”.