Il terreno in questione fanno sapere i cittadini sembra sia sotto sequestro, dai fogli del catasto sono riusciti a risalire anche al proprietario ma evidentemente oltre ad acquisirne il nome non hanno potuto fare di più.
I cittadini lamentano come il terreno ora risulti essere pieno di ebacce e con la calura di questi giorni sia diventato area di riproduzione per serpenti e topi, oltre alle prevedibili mosche e zanzare, “uno schifo alla vista” lo definiscono preoccupati anche perchè in prossimità dell’area recintata spesso i bambini trascorrono il tempo giocando per strada.
Il terreno a quanto pare adibito a deposito a cielo aperto, secondo la descrizione dei firmatari della petizione è colmo di accumuli di vecchi pneumatici, camion, autoveicoli fatiscenti e moto, le baracche in lamiera a causa dell’incuria quando la giornata è ventosa creano rumore disturbando la quiete dei residenti che il 20 giugno hanno protocollato la loro petizione presentandola al sindaco, al comandante della P.M. cittadina, alla ASl, al presidente del Tribunale diPescara e infine alla Procura della Repubblica.
“Da quando è stata inviata nessuno si è visto! e con il caldo torrido ovviamente i problemi aumentano” è stato il loro commento.
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