Pescara – Nella mattinata di oggi la Polizia Municipale ha effettuato lo sgombero di un edificio situato in via Sacco nelle adiacenze del civico 70, dove si accampavano persone senza fissa dimora e tossicodipendenti. Sul posto il servizio Anti Degrado e i nuclei Commercio e Ambiente coordinati dal comandante della Polizia Municipale Carlo Maggitti e alla guida dei maggiori Adamo Agostinone e Donatella Di Persio. Sul posto non sono stati trovati gli occupanti ma solo materiali per l’accampamento e rifiuti.
“Come ogni estate e a fronte di un’attività che si è svolta senza interruzione anche questo inverno, continuano gli sgomberi ad opera della Polizia Municipale – ha spiegato il sindaco Marco Alessandrini – In questo caso si tratta di uno stabile non ultimato situato in via Sacco, divenuto ricovero per senzatetto e tossicodipendenti che i residenti della zona ci avevano segnalato. L’immobile è oggetto di procedura esecutiva da parte dei creditori, ed è stato contattato il custode giudiziario per l’avvio delle procedure di bonifica per cui sarà necessaria un’ordinanza. Gli agenti si sono trovati di fronte spazi in condizioni igienico sanitarie pessime, sia a pian terreno che al primo piano dello stabile dove trovavano ricovero una decina di persone stando al materiale rinvenuto dagli agenti.
Per procedere alla pulizia generale e vista la presenza di diverse siringhe, sono stati convocati anche gli operatori della Asl per verificare più approfonditamente la situazione igienico sanitaria, affinché la bonifica avvenga in sicurezza. Si tratta di un passaggio a carico degli attuali custodi giudiziari dello stabile, si agirà come detto tramite un’ordinanza dopo che la Asl ci rimetterà una dettagliata relazione sulle operazioni da compiere. Sul posto hanno operato anche gli operai del verde e Attiva per agire dove possibile e restituire dignità ai luoghi, vista la vicinanza a civili abitazioni.
Si tratta di un’attività che impegna la Polizia Municipale anche in altre zone della città dove senza fissa dimora e soggetti stanziali si accampano e dove operano anche le unità di strada da noi volute per affrontare anche dal punto di vista sociale questo fenomeno che interessa piccole e grandi città in Abruzzo e fuori”.