Teramo – Sabato 17 Giugno presso la sala polifunzionale della provincia si è tenuto il secondo incontro pubblico promosso dall’Osservatorio indipendente sull’Acqua del Gran Sasso con al centro il tema della messa in sicurezza del bacino idrico tra i più importanti d’Europa. L’Osservatorio ha avuto il merito di tenere accesi i riflettori e l’attenzione pubblica ben oltre i giorni dell’emergenza promuovendo informazione e conoscenza e nel corso di questo secondo appuntamento si è confrontato con i rappresentanti del Parco nazionale, dell’autostrada, del laboratorio di fisica nucleare e della Regione Abruzzo rappresentata dal vice-presidente Giovanni Lolli.
“Essendo stati l’unico partito politico rappresentato in Parlamento ad adoperarsi immediatamente con l’interpellanza urgente dell’On. Pellegrino riteniamo assolutamente insufficienti le risposte e l’approccio con cui Lolli (che pure ha ammesso i ritardi della Regione) ha affrontato l’incontro di Sabato”. E’ quanto affermano Stefano Ciccantelli – segretario provinciale Sinistra Italiana Teramo e Daniele Licheri – segretario regionale Sinistra Italiana Abruzzo .
Sinistra italiana prende ad esempio del suo malcontento quello che chiama come il “niet” pronunciato sulla richiesta da parte dell’Osservatorio di essere presente all’interno del comitato regionale formalizzato da tempo, e che fa sapere, soltanto in seguito all’ultima emergenza è tornato a riunirsi con più frequenza.
“Una richiesta sacrosanta da parte di una realtà esterna con più di 10 associazioni coinvolte che avrebbe potuto rappresentare un valore aggiunto per il lavoro del comitato –spiegano Ciccantelli e Licheri–e che invece è stata respinta con una risposta confusa basata prima sul fatto che sono stati previsti solo i rappresentanti degli enti locali e poi sulla natura “tecnica” dell’organismo in questione”.
In seguito alle domande dal pubblico sul bisogno di una maggiore informazione e coinvolgimento di associazioni e cittadinanza i dirigenti SI evidenziano nella nota con amaro sarcasmo quella che definiscono “la massima concessione da parte di Lolli”, ovvero l’apertura di un sito internet e la disponibilità a partecipare a degli incontri come quello di Sabato, da tenersi subito dopo le riunioni del comitato regionale.
“Vogliamo ricordare che la trasparenza non è un’opinione o una concessione di chicchessia –commentano Licheri e Ciccantelli– ma un principio fondamentale regolato da leggi dello stato a cui gli enti locali devono attenersi, è questa l’idea di sussidiarietà e partecipazione della Regione Abruzzo ? Riteniamo inoltre inaccettabile che sempre Lolli abbia di fatto “sorvolato” sulla questione degli 84 milioni di euro del commissario Balducci preferendo puntare sulla proposta definita come “radicale” di una nuova captazione su cui per ora gli unici elementi di certezza sono i costi ingenti e i tempi lunghi e che sotto il profilo ambientale rischia di essere pericolosa invece che risolutiva. Mentre servirebbe una decisa inversione di rotta da parte degli enti e delle istituzioni coinvolte la Regione Abruzzo continua ad avere l’acqua alla gola annaspando tra promesse e pesanti responsabilità”.