“Questo è un evento fatto dal Rotary Club Chieti Ovest – ha sottolineato il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio – è partito da qualche tempo, era stato presentato come uno dei progetti da svolgere a giugno dell’anno scorso. Questo è un tema che porta a rendicontare con altri soggetti che operano nella nostra città e che ha visto interventi in due modi: il primo di educazione e poi la vera e propria attività di ripristino attraverso la pulizia. Poi ci sono diversi eventi di assoluto rilievo per il mondo rotariano che è l’assemblea congressuale 2090 che è quella di cui facciamo parte. Un obiettivo che il governatore aveva annunciato quando non era ancora in carica, ormai tre anni fa, è il Congresso che si doveva tenere sotto il suo governamento e che quindi vede finalmente la luce nel weekend ormai prossimo del 25. Saranno occupati diversi spazi della città significativi, emblematici come il Teatro Marrucino, ma insieme a questi verranno anche occupati i posti più belli della nostra città, questo serve per farne parlare e per farli vedere a chi arriverà in città per farne poi motivo di promozione se saremo bravi a presentarli e a renderli più belli di quanto lo sono attualmente. Quindi avremo modo di promuovere la nostra città e le nostre bellezze e di far viaggiare in modo positivo il nome della nostra città”.
Le attività svolte dai 7 giovani, coordinati dai tecnici del Comune di Chieti, sono iniziate lo scorso mese di maggio e si sono concluse il 16 giugno: 168 ore lavorative in cui i lavoratori diversamente abili sono stati impegnati nelle attività di cura del verde e di decoro urbano.
“Innanzitutto è una grande occasione per Chieti – ha affermato il governatore del Distretto 2090 del Rotary, Paolo Raschiatore – per l Congresso verrà fatto a Chieti per la prima volta nella storia del Rotary in questa città. È una storia lunga 63 anni, quindi è sicuramente un’occasione per il momento unica. Gli argomenti saranno diversi, ci sarà un tema congressuale che parlerà della diffusione della cultura della prevenzione, prevenzione in tanti ambiti perché il Rotary è sensibile alla prevenzione dell’ambito medico con la diffusione della cultura della vaccinazione e con la diffusione della prevenzione attraverso lo screening di test clinici, all’ambito sociale con la diffusione della prevenzione in ambito giovanile, legata al problema dell’uso dell’erba consapevole, cyberbullismo, tutto a difesa di una corretta cultura dell’utilizzazione del territorio come unico strumento per poter limitare queste vicende che purtroppo ultimamente hanno costituito delle calamità naturali. Oltre ai congressisti che saranno nel nostro Teatro Marrucino, le loro famiglie avranno l’opportunità di poter visitare la nostra città. Questo è un evento importante perché le famiglie visiteranno la città e racconteranno le nostre bellezzeai congressisti che, non avendole potute vedere, saranno invogliati a tornare nuovamente nella nostra città. Il Rotary Chieti è attivo nel nostro territorio, la maggior parte dei progetti vengono pensati nel nostro territorio, oltre agli aventi che hanno una visione più nazionale. Nell’ambito del territorio quest’anno sono stati organizzati dei concerti in favore di una comunità di diversamente abili che hanno portato un service significativo per la città rivolto alla sensibilizzazione. Però è importante comunicare che il Rotary realizza tantissimi programmi sia a livello locale che distrettuale a favore delle comunità di disabili perché questo è un tema verso il quale siamo molto sensibili”.
Quindi è stato annunciato il prossimo 33° Congresso del Distretto 2090 del Rotary Club che sabato 24 e domenica 25 giugno vedrà impegnati nell’organizzazione, presso il Teatro Marrucino, anche il Rotary Club “Chieti Ovest” e il Rotary Club “Chieti Maiella”.
“Siamo stati ben felici di portare avanti un progetto che ha un duplice scopo – ha spiegato il presidente del Rotary Club Chieti, Eugenio Di Caro – far amare la nostra città e quello che possiamo fare con il Rotary. Rotery significa sociale, intervenire nelle persone, nelle strutture, lasciare il segno positivo ed innescare dei processi positivi. Fare questo per la propria città, occuparsi di persone che hanno capito di dover dimostrare a se stessi e agli altri che pur essendo diversamente abili hanno delle altre abilità, ognuno di noi può dare qualcosa a seconda della persona e della propria situazione personale. C’è una squadra tecnica amministrativa: la Asl sceglie le persone più capaci e dà un lavoro in proporzione alle caapcità. Abbiamo messo insieme diversi elementi ed abbiamo creato una squadra in cui ognuno ha potuto dare un contributo alla creazione di una rete. Ognuno mette quello che può per il bene della città, cosa che non accade sempre perché si trascura il bene comune”.