Montesilvano – «Finalmente la risposta che attendevamo è arrivata. Il Ministero dell’Interno ha ammesso il progetto presentato dalla nostra Amministrazione che porterà all’attivazione dello Sprar, (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) e alla chiusura dei Cas, i centri di prima accoglienza attualmente presenti negli hotel Ariminum e Excelsior». Ad annunciarlo è il sindaco Francesco Maragno, questa mattina in conferenza stampa, affiancato dagli assessori Valter Cozzi e Ottavio De Martinis, dal commissario dell’Azienda Speciale Luca Cirone e dal direttore Eros Donatelli.
Su 97 istanze presentate su tutto il territorio italiano, 88 sono state quelle ammesse dal Ministero. Il finanziamento accordato al Comune di Montesilvano, con circa 2,5 milioni di euro, è quello più corposo di tutta la graduatoria, a fronte di una progettualità che risulta essere la più articolata. Le attività e i servizi di accoglienza, ma anche di orientamento, accompagnamento legale e mediazione interculturale, verranno realizzati da Comune, Azienda Speciale e dall’Ati Arci Pescara, Polis, Caritas diocesana e Cooperativa Sociale Ausiliatrice.
«Sono numerosi i vantaggi – dichiara ancora il sindaco – dell’attivazione dello Sprar, a cominciare dai numeri certi. 161 infatti i migranti, tra uomini, donne e bambini, che verranno coinvolti in questo progetto di accoglienza ed integrazione. I Cas, fino ad oggi, sono stati caratterizzati da una gestione di numeri, fatta di business, umanamente inaccettabile e senza alcuna possibilità di scelta per il Comune. Con lo SPRAR al centro vi saranno le persone, in una serie di iniziative volte all’integrazione sociale, formativa e lavorativa. Dall’avvio del percorso intrapreso per la progettualità dello SPRAR – afferma ancora il sindaco – abbiamo ottenuto il rispetto della clausola di salvaguardia che ha già bloccato l’arrivo di nuovi migranti nei due centri Cas, che verranno gradualmente chiusi. La finalità di questo sistema di accoglienza è quello di non creare ghetti, come quelli con cui abbiamo dovuto convivere fino ad oggi. Con lo SPRAR, i 161 migranti verranno accolti in maniera diffusa all’interno di diversi immobili, hotel esclusi, distribuiti su tutto il territorio. A tal riguardo stiamo proseguendo nella ricerca di nuove sedi, oltre a quelle già individuati mediante avviso pubblico, così da diluire ulteriormente la distribuzione dei migranti all’interno delle diverse strutture. La nostra volontà – conclude il sindaco – è garantire la sicurezza dei nostri cittadini, tutelare lo sviluppo turistico e commerciale del territorio, nonché migliorare il decoro urbano di tutta la città. Questa tipologia di accoglienza, gestita in prima linea dal Comune, ci permette proprio di conseguire questi obiettivi».