“E’ la smentita definitiva – prosegue Mazzocca – di tutte le parole spese dal Governo durante il periodo referendario dello scorso aprile per dire che il referendum sollevava questioni di lana caprina, in particolare perché la legge escludeva già nuove trivellazioni entro le 12 miglia dalla costa.
Ci troviamo di fronte all’ennesimo atto scritto nottetempo a favore delle multinazionali che fa rientrare dalla finestra ciò che era stato cacciato dalla porta, causando grave danno alle nostre comunità poiché, da un lato, viene rimessa in forte discussione la strategia di sviluppo sostenibile della nostra Regione (Parco della Costa Teatina e non solo), dall’altro, vengono disattesi gli obiettivi concordati e sottoscritti nella Conferenza Onu di Parigi su clima ed energia. Noi non abbiamo intenzione di fermarci”.