La giornata abruzzese è stata animata dalla presenza di sette borghi (Guardiagrele, Scanno, Palena, Civitella Alfedena, Sante Marie, San Vincenzo Valle Roveto e Lettopalena) che hanno allestito nello spazio interno delle Terme l’esposizione dei prodotti tipici e della tradizione popolare abruzzese. Un bello spaccato di vita per una regione che proprio sul fronte dei borghi ha molto da dire. Ad accogliere gli ospiti l’Orchestra popolare del Saltarello, figlia di un progetto musicale nato da un’operazione di ricerca e rivalutazione della tradizione, con un repertorio di brani e balli popolari rivisitati in chiave moderna ed innovativa. Poi è stata la volta del gruppo musicale “Melodie nei Borghi” che ha proposto brani tipici della tradizione popolare abruzzese rivisti in chiave moderna.
Ad aprire la giornata abruzzese è stato il vicepresidente con delega al Turismo Giovanni Lolli. “E’ un’offerta del turismo nazionale quella dei Borghi, nella quale l’Abruzzo può dire molto – ha esordito Giovanni Lolli -. I nostri borghi hanno capacità attrattiva molto elevata grazie soprattutto al valore della tradizione, alla vivibilità dei borghi stessi, alla capacità di generare servizi. L’iniziativa del Mibtac, concordata peraltro con tutte le regioni, ci ha trovato pronti a presentare il meglio della nostra offerta turistica. L’obiettivo Regioni-Governo è di convogliare una parte dei consistenti flussi turistici delle grandi mete internazionali di arte e cultura verso i piccoli centri e in particolare verso quei borghi che hanno capacità attrattiva. Noi siamo pronti a raccogliere la sfida – prosegue Lolli – ma i Borghi vanno accompagnati nel percorso di crescita turistica sia sul fronte della ricettività sia su quello dei servizi. In questo senso, la Giunta regionale ha stabilito di erogare in favore dei piccoli borghi risorse per oltre 16 milioni di euro che serviranno a migliorare il decoro urbano”.
La scelta del Ministero sui Borghi rientra in quella strategia nazionale sul turismo che vuole che ogni anno venga individuato un settore di promozione sotto il brand Italia. L’anno scorso è stato l’anno dei Cammini, quest’anno i Borghi, ma “posso dire – aggiunge Lolli – che è una strategia che le Regioni condividono appieno perché focalizza la promozione turistica ed evita dispendiose fughe in avanti. Su questo punto, e parlo in qualità di coordinatore nazionale delle regioni, c’è un’ampia convergenza di vedute e strategie tra il Governo nazionale e le regioni stesse che lascia ben sperare per il prodotto turistico italiano nel suo complesso”.