“Il primo non tiene affatto conto delle condizioni economiche e delle reali necessità del richiedente scrutatore (nell’elenco, infatti, figurano anche persone con redditi importanti), mentre il secondo potrebbe prestarsi facilmente a logiche di “voto di scambio” e “spartizione” tra i partiti – precisano gli attivisti pentastelati- nel mese di ottobre 2016 ed in occasione del referendum del 4 dicembre avevamo presentato/protocollato la nostra proposta, ad oggi completamente ignorata.
Detta proposta prevede il sorteggio telematico tra disoccupati, studenti e persone con basso reddito, “considerando lo stato di occupazione e la situazione economica di chi segnala la propria disponibilità garantendo il pieno rispetto dei principi di trasparenza e imparzialità”.
Sappiamo bene -spiegano i grillini- che il compenso per l’attività di scrutatore non è certo in grado di risolvere una situazione di disagio, ma può costituire una boccata d’ossigeno per quanti si trovino in difficoltà economiche. Ed è, al contempo, un segno importante di cambiamento e di attenzione alle fasce più deboli.
Cambiamento ed attenzione che Amministrazione comunale e Commissione elettorale non hanno certo mostrato, trascurando completamente la soluzione da noi suggerita”.