Forconi rivolgendosi poi a chi gli scrive o ferma per strada mostrando le foto degli sgomberati di ieri ammassati ai lati della riviera nord della città risponde “l’ordinanza era stata firmata il 21 novembre del 2016: in 6 mesi e 10 giorni, chi doveva allontanarsi da quelle palazzine l’ha fatto, chi ha pensato di rimanere, facendosi sgomberare coercitivamente con lo scopo di passare per vittima e chiedere sostegno pubblico come per i profughi, ha trovato (seppur con notevole ritardo) la presenza dello Stato”.
“È inutile –continua Forconi– che la sinistra dei Corrado Di Sante e dei Licheri continui ad attaccarmi in maniera indiretta: eccetto che per i bambini (a disposizione dell’azienda speciale), io non provo alcun rimorso per le lamentele degli extracomunitari. Hanno avuto a disposizione consoli ed ambasciatori ed , la stessa possibilità che non è stata concessa a terremotati italiani che per settimane sono stati costretti a trovare riparo, d’inverno, con mezzi di fortuna.
Fosse stato per me, anzi, avrei fatto sgomberare non dopo 6 mesi ma 6 giorni. Alle accuse di razzismo, fascismo o nazismo: nella mia città ideale, che nel prossimo futuro vedrà l’elezione del sottoscritto, non esistono deroghe che diventano regole ma solo Leggi”.
Infine Forconi rivolgendosi al sindaco Maragno, chiede, “non si faccia impietosire e si proceda fino in fondo: tocca alla palazzina di via Marinelli angolo nazionale Adriatica e via Isonzo”.