Nell’ultimo consiglio, commenta l’opposizione doveva essere data una risposta all’interrogazione sulle condizioni di sicurezza del Serbatoio del Castello, installato nel 1929, e sulla salubrità delle acque. Ma così non è stato. “E’ tipico di questa amministrazione: assenza di risposte, violazioni di legge reiterate di fronte all’immobilismo dei consiglieri di maggioranza”. “Si tratta di un sistema che si regge sempre sulle stesse persone da quasi trent’anni”, afferma Febo, “come se una città di 20 mila abitanti non fosse in grado di partorire una nuova classe dirigente”. Ed ecco la storia fornita da Marina Febo di alcuni candidati che si presentano per l’ennesima volta al voto. “Lucio Matricciani–ricorda la candidata alla carica di sindaco per Spoltore– amministra il Comune dal 1988, ben 29 anni, e si ricandida di nuovo guidando la cordata Pd. E poi, Rino Di Girolamo, amministratore dal 1997, ha ereditato il posto occupato precedentemente dal padre per decenni. Nell’ultima consiliatura ha rivestito il ruolo di assessore ai Rifiuti, ricevendo l’intera indennità e continuando a svolgere la sua attività professionale. E ancora, l’assessore uscente Lorenzo Mancini con delega ai Lavori pubblici è amministratore già da 15 anni e vive la politica come un lavoro: ha dichiarato infatti di rinunciare all’attività di geometra e quindi, oltre a ricevere per intero l’indennità di assessore, il Comune gli versa anche i contributi”. Sembrano esserci poi cause di incompatibilità. “Il medico Enzo Di Giosaffatte -spiega Febo- entra in Comune la prima volta nel 1979. Nell’ultima elezione del 2012 si è candidato con una causa di incompatibilità, in quanto debitore verso l’ente. Con 176 voti è risultato eletto, ma si è dimesso prima ancora di entrare in consiglio comunale, tradendo così l’elettorato. Oggi si candida di nuovo senza aver rimosso l’incompatibilità”. Tra i ricandidati nel gruppo Di Lorito, c’è anche il dentista Domenico D’Onofrio. “Nel 2012 –commenta Febo– è stato committente responsabile della campagna elettorale del sindaco uscente e finanziatore della stessa. Risulta imputato in un processo nel quale il Comune potrebbe essere persona offesa ma ‘stranamente’ Di Lorito non si è costituito parte civile”. E poi ci sono altri candidati connessi,direttamente o indirettamente,ricorda la candidata sindaco, alla società ex Arca che ha una questione pendente con il Comune. “Tra questi, –precisa Febo– Carmine Giannandrea, tecnico responsabile della ditta Cantò realizzatrice delle opere di urbanizzazione per conto della società ex Arca; Gabriele Eleuterio e Orazio D’Orazio, da breve tempo consiglieri, che in passato sono stati redattori del piano particolareggiato direzionale Arca, chiaramente retribuiti dal Comune”.
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