Cepagatti – Testimonianze di vita di persone che hanno segnato la storia dell’Abruzzo e del Paese, accogliendo i prigionieri in fuga dai campi di concentramento. Si ritrovano nelle pagine di “Terra di libertà. Storie di uomini e donne nell’Abruzzo della seconda guerra mondiale”, il libro scritto da Maria Rosaria La Morgia e Mario Setta, che sarà presentato giovedì 1 giugno, alle ore 10, nella sala consiliare del Comune di Cepagatti, su iniziativa dell’Amministrazione comunale. Parteciperanno gli autori, il sindaco Sirena Rapattoni e gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo di Cepagatti. “Il libro cerca di presentare storie di uomini e donne che hanno lasciato impronte indelebili sulla terra d’Abruzzo – spiegano gli autori – Terra di libertà perché aspirazione e traguardo di ogni protagonista, in un tempo in cui la libertà era perseguitata, martoriata, assassinata”. Attraverso numerose testimonianze, il libro racconta della straordinaria generosità mostrata dalle gente abruzzese nel 1943, al momento dell’Armistizio, quando più di 40mila prigionieri riuscirono a fuggire dai campi di concentramento. I tedeschi ne ripresero circa la metà. Molti si rifugiarono tra la popolazione, dove trovarono persone che li aiutarono a varcare le linee nemiche o a nascondersi.
“Con questo incontro culturale ho voluto dare senso alla giornata del 2 giugno, che non è solo l’anniversario di una scelta, monarchia o repubblica, ma rappresenta tanti fatti legati indissolubilmente: la Repubblica, il voto alle donne, la Costituente – aggiunge il sindaco Rapattoni – Tutto, poi, è riconducibile a un’unica matrice, la Resistenza, e alla volontà di riscatto del popolo italiano. Alla presenza degli alunni, dei docenti, delle associazioni e dei cittadini che vorranno partecipare, la giornalista Maria Rosaria La Morgia e il professor Mario Letta, daranno un contributo alla conoscenza di fatti di storia locale e uno spunto di riflessione per capire meglio chi siamo e da dove veniamo. Con i giovani, che devono conoscere la storia per migliorare la società, gli autori del libro parleranno di Resistenza Umanitaria, quella fatta in modo semplice e spontaneo, da uomini e donne della nostra terra, che accolsero, con amore fraterno, fuggiaschi italiani e stranieri, e divisero con loro ‘il pane che non c’era’. Spero che l’iniziativa possa aiutare a restituire la dovuta importanza ai principi di giustizia, libertà, solidarietà e dignità, affinché possano essere il faro che guiderà i nostri giovani a diventare cittadini attivi e responsabili”.