“Quest’anno abbiamo deciso di premiare un abruzzese come Lattanzio anche per dare un riconoscimento a tutto l’ambiente giornalistico regionale” – spiega il presidente della giuria del Premio Antonilli Mimmo Liguoro – “che si è trovato in questi anni ad affrontare delle sfide difficili, come lo sono tutte le cronache di ore drammatiche e tristemente memorabili”. Quest’anno la giuria è stata ridotta a tre persone (assieme allo storico caporedattore del Tg2 Rai, ci sono Luigi Di Fonzo e Pierpaolo Di Simone), anche per snellire il processo di selezione: come sempre però, l’ultima parola spetta a Liguoro.
Liguoro, in pensione dal 2006, ha sempre considerato tra i suoi maestri Ugo Zatterin, che proprio come direttore del Centro, il quotidiano di Antonilli, chiuse la sua carriera.
L’edizione 2017 del Premio Antonilli avrà al suo centro il corso di formazione, valido come aggiornamento professionale per gli iscritti all’albo, organizzato dall’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo e dedicato al “Giornalismo culturale”. Interverranno sull’argomento (dalle ore 14.30) Giuliano Di Tanna, redattore delle pagine culturali del quotidiano “Il Centro”, e Ugo Perolino, docente universitario.
Ogni edizione del Premio è legata anche alla pubblicazione di un libro, sempre incentrata sulla storia e l’identità dei paesi raccontati da Antonilli sul quotidiano: quest’anno al Teatro Comunale di Città Sant’Angelo si presenterà (ore 12) “Tra le ruve di Città Sant’Angelo”, una guida turistica che include il racconto di Luigi Pirandello, ispirato a un episodio di vita angolana, “Non è una cosa seria”. Un modo per unire anche Città Sant’Angelo, l’Abruzzo ed il Premio Antonilli alle celebrazioni per i 150 anni dalla nascita dello scrittore agrigentino.