Chieti – Questa mattina, in vista della “Giornata alla Scoperta della storia familiare” che si svolgerà il prossimo 27 maggio, alle ore 10.00, presso il Museo Barbella di Chieti, è stato presentato in Comune il servizio di consultazione gratuita per la ricerca degli antenati. L’iniziativa, rivolta in particolare ai cittadini di Chieti e della sua provincia, è nata da una collaborazione fra Comune di Chieti, Archivio di Stato di Chieti e Fondazione “Family Search”, la più grande organizzazione mondiale che si occupa di genealogia, presente in 133 nazioni nel mondo con 4.745 centri di storia famigliare.
«Il progetto family search, nato in America nel 1894 con lo scopo di raccogliere documenti in tutto il mondo – ha spiegato la Consigliera Comunale Elisabetta Fusilli che ha curato anche la collaborazione fra gli Enti – è un importante strumento nelle mani di ogni cittadino che è alla ricerca delle proprie radici e della propria storia familiare. Su Chieti, città che ha visto nel secolo scorso anche migliaia di emigranti, in tal senso c’è molto da lavorare. Attraverso il format informatico messo a disposizione dalla fondazione sarà possibile rintracciare antenati emigrati anche negli Stati Uniti, in Brasile o Argentina. D’altronde a Ellis Island, luogo dove essi approdavano, esiste un registro dati che Family Search ha interamente digitalizzato ed indicizzato».
«Nel secolo scorso – ha evidenziato il responsabile “Centro Italia” dell’Associazione Family Search, Mauro Favilli – la fondazione ha microfilmato migliaia di documenti conservati negli Archivi di Stato, negli Archivi Comunali e nei registri parrocchiali. Grazie a questo lavoro attualmente siamo in possesso di miliardi di immagini poi trasformate in digitale e quindi immediatamente disponibili. Anche in Abruzzo sono state raccolte tantissime informazioni, ad esempio negli anni ’80 del 900 sono stati microfilmati i documenti degli Archivi di Stato delle province di Pescara, Chieti, Teramo e L’Aquila. I singoli contenuti, però, per diventare oggi facilmente consultabili necessitano di essere “indicizzati” ovvero devono essere trascritti in un database. Senza questo prezioso lavoro cercare un antenato richiederebbe ore e giorni passati a sfogliare immagini ed è per questo che cerchiamo dei volontari che anche poche ore al mese possano aiutarci ad estrarre i dati per indicizzarli».
«Chiunque intenda ricostruire il proprio albero genealogico – ha aggiunto la direttrice del Centro di Storia Familiare di Pescara e volontaria del Progetto Family Search, Isabella Persico – può contattarci al numero 392.5351503 e prendere un appuntamento presso il nostro archivio che ha sede in piazza Salvo D’Acquisto 19, a Pescara, presso la Chiesa di Gesù Cristo Dei Santi. In questi anni abbiamo offerto supporto gratuito a centinaia di cittadini facendo venire alla luce anche storie familiari dai risolti inimmaginabili. Grazie ai volontari presenti su Pescara in meno di due anni abbiamo indicizzato 150.000 atti di nascita, di matrimonio e di morte ricostruendo anche qualcosa della storia personale degli antenati: l’obiettivo è raggiungere lo stesso risultato anche su Chieti e provincia».