“E’ necessario che tale struttura riparta quanto prima. Un provvedimento regionale del 01/01/2017 ha fermato l’attività del Centro raccolta sangue della Croce Rossa, unico nel suo genere in Italia, provocando oltre al ricollocamento e alla perdita d’impiego delle figure professionali impegnate, anche un aggravamento della carenza di sangue sul territorio che oggi sta arrivando al limite, nonostante l’incessante lavoro della altre associazioni sul territorio. Il Centro raccolta sangue conta oltre mille donatori, non solo CRI ma anche Vas, Fidas e Avis, che permettono la raccolta di un numero importante di sacche l’anno, necessarie per il corretto funzionamento e svolgimento di trattamenti sanitari e sale operatorie”.
E ha concluso Del Re: “In questi giorni il TAR ha accolto il ricorso della Croce Rossa Abruzzo ed ha ordinato, con decreto d’urgenza, la riapertura di tale struttura. Chiediamo pertanto alla Regione che acceleri quanto prima le pratiche, ormai ferme da giorni, per la riapertura della struttura, così da permettere l’approvvigionamento di sangue necessario ai cittadini aquilani e della regione Abruzzo tutta, al fine di evitare di ricorrere al meccanismo di compensazione che prevede che Regioni che raccolgono più sangue del fabbisogno lo cedano a chi è in crisi”.