Montesilvano – È stata una seduta focalizzata sull’accoglienza dei migranti quella di questa mattina del Consiglio Comunale di Montesilvano. Nell’ambito della discussione, il sindaco Francesco Maragno ha ribadito, sviscerando punto per punto, tutti i vantaggi della progettualità dello Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, intrapresa dell’Amministrazione Comunale, che andrà così a sostituire i CAS (i centro di accoglienza straordinaria) attualmente presenti negli hotel Ariminum ed Excelsior.
«Il termine “straordinaria” – ha spiegato il sindaco – racchiude in sé tutta la drammaticità che il fenomeno dell’immigrazione ha assunto sul territorio italiano. Con i CAS, il governo, per mezzo delle Prefetture, per cercare di fronteggiare il carattere eccezionale dei flussi migratori, ha inviato migranti, senza alcuna possibilità decisionale dei Comuni e senza alcun tetto massimo numerico. L’unico sistema capace di fronteggiare in maniera misurata questa responsabilità, alla quale tutti i Comuni italiani devono rispondere, è lo SPRAR, la cui competenza diventa comunale a tutti gli effetti. Proprio in virtù della nostra adesione alla progettualità SPRAR, abbiamo ottenuto dalla Prefettura la garanzia del rispetto della clausola di salvaguardia, che consente la riduzione del numero dei migranti sul nostro territorio ad un massimo di 161 persone».
A tal proposito il sindaco ha ricordato come il numero dei migranti presenti a Montesilvano si è già ridotto dalle oltre 350 persone, alle 226 censite al 1 marzo alle 200 di questi giorni. Tale numero verrà assorbito, all’interno degli SPRAR che verranno aperti sul territorio entro il tetto massimo di 161.
Con lo SPRAR, i migranti accolti a Montesilvano non saranno solo uomini adulti, ma anche donne e bambini. Tutti coloro che verranno ospitati nelle strutture dovranno seguire un progetto formativo e lavorativo obbligatorio che, favorendone l’inclusione nel tessuto cittadino, inciderà sulla loro permanenza in città. Il frazionamento dei 161 migranti in vari gruppi permetterà infine di non avere più quelle situazioni ghettizzanti che fino ad oggi si sono verificate visto proprio nelle zone turistiche di Montesilvano, escluse categoricamente dalla progettualità SPRAR.