“Il progetto legislativo e in generale i modelli di democrazia partecipativa già sperimentati a livello locale, –spiega Daniele Licheri, Segretario Regionale Sinistra Italiana Abruzzo– traducono in concreto i principi del costituzionalismo moderno la cui matrice è il connubio fra rappresentanza e partecipazione popolare. I paletti fondamentali della proposta sono il dibattito pubblico preventivo e propedeutico alla realizzazione di opere e progetti strategici, l’istituzione di un’autorità indipendente in grado di vigilare riguardo la correttezza delle procedure prendendo spunto da esperienze partecipative pregresse, il sostegno da parte della Regione verso le iniziative che prenderanno vita tramite le amministrazioni locali e la cittadinanza in sè dando priorità al ruolo di scuole e università e l’istituzione di un osservatorio regionale per la promozione della partecipazione popolare.
“Sinistra Italiana – commenta Leandro Bracco – è stato uno dei partiti che ha aderito sia a livello nazionale che regionale al Coordinamento per la democrazia costituzionale durante la scorsa campagna referendaria e agisce in continuità con quella battaglia difendendo la nostra Carta e portando questo progetto legislativo in Consiglio regionale.
Invitiamo tutte le altre forze politiche, a partire da Articolo 1 – MDP che ha partecipato alle attività del Coordinamento, a cofirmare il progetto di legge così da sviluppare un’azione sinergica e unitaria al fine di approvare la legge in tempi brevi”.
“E’ dall’esperienza dei social forum – spiega Daniele Licheri, segretario regionale di Sinistra Italiana – che la sinistra ha il dovere di relazionarsi con le sperimentazioni dal basso di nuove forme di partecipazione alla vita pubblica e al governo delle città. E’ con questo spirito che vogliamo esprimere il nostro sostegno alla proposta del Coordinamento per la democrazia costituzionale organizzando in maniera unitaria assemblee locali per la presentazione della proposta di legge. Le prime quattro si terranno a Bellante, nel Teramano, il 23 maggio, a Sulmona l’8 giugno, il 9 giugno a Chieti e il 24 dello stesso mese a Città Sant’Angelo, nel Pescarese.
“Questa mobilitazione – afferma Carlo Di Marco, professore aggregato di Istituzioni di diritto pubblico presso l’università degli studi di Teramo, referente nazionale del Coordinamento per la democrazia costituzionale ed estensore del progetto legislativo – segna la demarcazione tra forze politiche realmente interessate al cambiamento della politica affinché essa torni nelle mani dei cittadini in senso costituzionale e forze politiche che intendono restare legate alle logiche di potere oligarchiche e leaderistiche che da vari decenni avvelenano la democrazia”.