«La Stella Maris da decenni è abbandonata e rappresenta il fallimento della politica che non è riuscita ad utilizzarla per rivitalizzare il turismo in città. Le amministrazioni hanno la grave responsabilità di avere lasciato l’immobile nel degrado e relegato a rifugio di tossicodipendenti e prostitute. Parlando con la gente ho avuto modo di percepire che molti non sanno che la Stella Maris è di proprietà della Provincia di Pescara (abrogata fittiziamente) ma è sul territorio della città di Montesilvano che fa parte della Regione Abruzzo. Tre enti che hanno pari capacità decisionale ma che di fatto hanno soluzione diverse sul destino della povera Stella “cadente” Maris. L’attuale amministrazione ha presentato un progetto per adibirla ad Accademia delle Belle Arti ma è destinato a fallire poiché Regione e Provincia hanno altre idee. Oggi sono estremamente incazzato poiché essendo un montesilvanese doc, nato e cresciuto in città da diverse generazioni e una delle prime famiglie a insediarsi sul territorio (la ferramenta Orsini la prima attività commerciale in città nata nel 1950), non accetto che gente che non è di Montesilvano possa decidere sulle sorti del nostro futuro. La Stella Maris è a casa nostra e solo noi possiamo decidere come utilizzarla. Ogni progetto è accettabile, purchè qualcosa si faccia e l’aeroplanino torni a volare, ma dopo avere raccolto un’infinità di proposte sulla destinazione d’uso la pubblica amministrazione e quindi la città deve dire basta all’immobilismo: il sindaco dovrà fare la voce grossa e se ha gli attributi e dovrà fregarsene degli altri enti che non amano la città di Montesilvano. I montesilvanesi vogliono che la Stella Maris dovrà essere nell’immediato utilizzata e di conseguenza con il sindaco e la maggioranza abbiamo deciso di sfondare il muro dell’inerzia per poter portare avanti il nostro progetto dell’Accademia delle belle arti fino a che “morte non ci separi”.»