Pescara. Presentato stamane lo studio inerente una “Proposta di modifica e potenziamento della Rete Ferroviaria Pescara – Roma”, condotto dal sottosegretario alla Presidenza della giunta regionale con delega all’ambiente tramite i propri uffici di diretta collaborazione con il supporto tecnico dell’ingegner Francesco Scapaticci.
Lo spirito mira al superamento di criticità e inadeguatezze dell’attuale linea ferroviaria Roma-Sulmona-Pescara e, sulla base degli approfondimenti tecnici svolti, propone la modifica ed il potenziamento del tracciato ferroviario, risalente alla fine del 1880 con l’obiettivo di consentire l’adeguamento del trasporto merci e passeggeri lungo la linea; ridurre le emissioni di CO2; ridurre l’incidentalità; favorire il turismo nonché il trasporto intermodale soprattutto nell’ottica di collegare il porto di Ortona al porto di Civitavecchia; il tutto in conformità con quanto disposto dalla direttiva europea del 23 maro 2011 (il “Libro Bianco sui Trasporti”).
“Innanzitutto partiremo dall’avvenuto riconoscimento dell’Abruzzo, insieme ad altre regioni adriatiche del Sud, nell’ambito della Rete Ten-T – ha sottolineato ha affermato il sottosegretario alla Presidenza della giunta regionale, Mario Mazzocca – e questo è un grande risultato che il presidente D’Alfonso ha ottenuto, così come anche i recenti miglioramenti che si stanno ottenendo a livello strutturale nella ferrovia Pescara – Roma. Noi partiamo da questo presupposto, ed abbiamo presentato questo studio, che era pronto già dall’anno scorso, prevedendo di investire meno della metà di quanto la società di gestione della A24 e A25 prevedeva nel luglio 2016, si riusciranno a ridurre i tempi di percorrenza di quasi il doppio.
Quindi abbiamo dimostrato di come in realtà non solo questa proposta è altamente sostenibile oltre che a livello ambientale e di risposta alla sismicità del territorio, ma anche dal punto di vista della sostenibilità sosciale e territoriale e soprattutto in materia finanziaria. Ma in realtà abbiamo la riprova che parlare di investimenti di miliardi di euro per queste fantomatich modifiche dela A24 e A25, l’anno scorso c’era già l’obbligo di intervenire per le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria sull’infrastruttura, poteva essere un tentativo per distogliere l’attenzione della comunità abruzzese dal vero nocciolo della questione che era l’obbligo della messa in sicurezza del regolamento sismico dell’intera infrastruttura ed in particolar modo dei viadotti nella prima decade del maggio corrente. Sono avviate le attività di indagine su otto viadotti che riguardano ad esempio quella della Valle Peligna e di Cucullo, abbiamo visto qualche foto inquietante, ma non vi è alcun obligo riguardante l’anno successivo al ‘68. Ma questo non ci induce a sottovalutare il tema della questione perché questi interventi di messa in sicurezza vanno fatti e programmati ben prima che sussista un obligo oltre che di Legge anche contrattuale e noi faremo tutto ciò che rientra nel nostro potere per sollecitare questo tipo di interventi, non solo quelli programmati”.
La proposta si sostanzia inoltre di uno studio di dettaglio sull’analisi comparata, sia sui termini tecnici ed economici che sotto il profilo della tempistica di percorrenza, con la proposta di “Strada dei Parchi” spa inerente il progetto di variante delle autostrade A24 e A25 ed il relativo “Piano Economico Finanziario” dello scorso luglio 2016.
I risultati dimostrano inequivocabilmente come l’adeguamento e potenziamento del solo tratto di linea ferroviaria da Pescara Centrale ad Avezzano ridurrebbe i tempi di percorrenza di almeno un’ora rispetto agli attuali. Apportando analoghe varianti sulla restante linea (tratto Avezzano – Roma) si otterrebbe una ulteriore notevole riduzione dei tempi di percorrenza nonché dell’inquinamento atmosferico e delle incidentalità.
La proposta “Strada dei parchi” spa determinerebbe, invece, una riduzione dei tempi di percorrenza per il tratto Roma – Pescara pari a soli ’39, e per i tratti Roma – Teramo e Roma – L’Aquila di 14’.
”Approfondendo sul piano tecnico e scientifico le nostre proposte – ha sottolineato il parlamentare Gianni Melilla – questo lavoro è supportato sul piano tecnico da proposte valide ma anche cercando di fare cose minime subito, che si possono realizzare in tempi brevissimi. Ad esempio noi pensiamo ad un collegamento con un treno veloce tra Pescara e Roma che non abbia fermate intermedie e che quindi abbatta i tempi di percorrenza sotto le tre ore, quindi rendendo competitivo il trasporto su rotaia rispetto a quello su gomma. Noi siamo innamorati del treno, quindi noi non vogliamo che la Pescara – Roma faccia la fine della Pescara – Napoli. Fino a qualche anno fa avevamo quattro coppie di treni che partivano da Pescara per Napoli, avevamo la Sulmona – Carpinone, che sono operazioni abolite, soppresse e noi non ci arrendiamo a questa deriva che è anche moderna perché il treno è il trasporto più moderno e tutto va nella direzione di investire negli anni prossimi soprattutto a livello europeo nell’incentivare il trasporto ferroviario sia per le persone che per le merci. Quindi la Pescara – Roma deve rinascere e lo può fare con un progetto strategico che migliori il tracciato, ma anche con proposte concrete che riavvicinino i pendolari, gli studenti, i turisti e le persone che devono andare per lavoro a Roma a prendere il treno piuttosto che prendere la macchina o l’autobus”.