“Alberi solidi in piena fase vegetativa ed in perfetta salute.”, spiega l’associazione. “In questo periodo dell’anno, drastiche potature comportano gravi danni sugli alberi con la rottura dell’equilibrio chioma – apparato radicale a seguito della eliminazione di massa fotosintetica e provocando inevitabili processi di decadimento dell’albero.“ Secondo l’associazione “gli interventi di potatura sui lecci vanno eseguiti a fine estate lavorando esclusivamente per un minimo sfoltimento della chioma, senza eliminare nessun ramo importante, con azioni minuziose che devono migliorare l’aspetto naturale dell’albero.”
Restano oscure le cause di tanta urgenza ,considerando che sono stati impiegati uomini e mezzi per diversi giorni, sottraendoli ad altre attività probabilmente prioritarie. Purtroppo, questo episodio testimonia ancora una volta come a Roseto la cura del verde è fatta senza rispettare le regole agronomiche rischiando di compromettere seriamente il patrimonio arboreo pubblico con inutile dispendio di soldi.
Via Emilia è particolarmente interessata dal transito autoveicolare. E’ ivi presente un sottopasso ferroviario che collega la Strada Statale 16 al lungomare Trento. Spiega ancora l’associazione: “La presenza di alberi che fungono da barriera contro il particolato inquinante e le polveri sottili è fondamentale per la qualità dell’aria e per la salute dei cittadini oltre a d impedire il surriscaldamento dell’aria e le “isole di calore””.
Il Co.N.Al.Pa. chiede una immediata sospensione degli interventi di capitozzatura sui lecci, considerando il periodo stagionale e la mancanza di motivazioni dettate da una reale ed impellente necessità.
Resta sempre più pressante ed improrogabile l’adozione di un Piano regolatore del verde, strumento già adottato da diversi Comuni della costa adriatica, che consentirebbe di operare attraverso una programmazione ed armonizzazione degli interventi , rispondendo alle esigenze di un territorio a vocazione turistica.