Durante la cerimonia vi è stata l’esecuzione della “Canzone del Piave” ma Di Sante ricorda come riguardi un’altra pagina della storia patria, “il 25 aprile è la Festa della Liberazione dal nazifascismo –sottolinea Di Sante– non il 4 novembre, festa delle Forze Armate. Sempre più constatiamo che si tende ad appannare il momento fondativo della nostra democrazia che non è stata elargita dal potere economico nè dai vertici militari nè dalla monarchia che furono anzi complici dell’affermazione del fascismo, della cancellazione di ogni libertà e diritto, e delle avventure militari che lasciarono l’Italia in macerie dopo averne macchiato l’onore con i crimini commessi in Libia, Etiopia, Spagna e poi durante la Seconda Guerra Mondiale al fianco del nazismo”.
Il Segretario Provinciale PRC- Sinistra Europea conclude raccomandando alle istituzioni “meno sciatteria nei preparativi e più rispetto della storia”.