Pescara – “Con una personalissima interpretazione, il Professor Civitarese rimprovera la Corte dei Conti, che a suo parere avrebbe lanciato un amichevole monito sulla Filovia di Pescara, di aver trascurato la bella prova di funzionamento eseguita sotto il diluvio universale il 7 marzo scorso col filobus di Chieti, gentilmente offerto da chi e’ più addentro alla materia di studio. Un successone, che avrebbe portato al cento per cento l’aliquota di completamento dell’opera pubblica classificata dalla Corte dei Conti medesima tra le peggiori d’Italia. Peccato che la sorprendente prova su strada sia sfuggita all’Autorita’ di controllo” Il commento critico nei confronti dell’assessore pescarese al Governo del Territorio e Politiche Urbane Stefano Civitarese viene dai comitati nati a tutela della strada parco nella funzione sociale di greenway .
I coordinatori dei comitati cittadini rimarcano come molto presto saranno scelti i nuovi Phileas e sarà riaperto il bando di gara per l’assegnazione della progettazione definitiva del secondo e terzo lotto dell’opera, appena annullato ufficialmente dalla Regione Abruzzo. “Cosicché –commentano con sarcasmo– il filobus di Chieti potrà sfrecciare in prova pure su Corso Vittorio Emanuele fino al polo universitario e, addirittura, all’Aeroporto d’Abruzzo. Un sogno! ”
“Personalmente l’Assessore non la vede così complicata la questione spinosa sollevata dalla Corte dei Conti, la quale indica non poche criticità irrisolte su un’opera che difficilmente vedrà la luce a distanza di un quarto di secolo dalla sua sfortunata ideazione –continuano i coordinatori dei comitati cittadini–. Per l’Assessore, viceversa, basta scegliere un vettore alternativo equivalente al fallito Phileas, oggi indisponibile sul mercato internazionale, abbattere barriere architettoniche insuperabili, ricostruire a norma il sottofondo stradale, i marciapiedi e la pista ciclabile, rimodulare le banchine di fermata, piantare duemila alberi, giusta prescrizione del Comitato VIA a ristoro dei danni procurati dalla filovia in perenne costruzione, sostituire integralmente l’impianto d’illuminazione, ripristinare gli arredi urbani, elettrificare le principali strade di Pescara e dintorni. Che ci vuole! Il tutto sarà realizzato con un battito di ciglia. Nel frattempo la Regione Abruzzo titolare del procedimento, per proprio conto, preferisce dignitosamente tacere”.
I firmatari della nota, si dichiarano sgomenti, e aggiungono “pur riconoscendo all’Assessore coraggio e determinazione, che farebbe meglio ad applicare per cause più degne, ne chiedono (i comitati n.d.r.), loro malgrado, le dimissioni al sindaco Alessandrini: quest’ultimo, immemore della netta presa di posizione contro un’opera densa di criticità irrisolvibili, assunta all’atto del suo insediamento alla guida della città a giugno 2014”.