Due gli appuntamenti nei prossimi giorni. Si parte con la lezione aperta di sabato 8 aprile, occasione offerta a chi vuole capire se lavorare su un palcoscenico, in televisione o nel cinema può essere una reale scelta professionale, per passare a domenica 9 aprile con lo spettacolo di debutto degli allievi dell’accademia.
«La lezione aperta è una giornata per respirare l’aria del palcoscenico, assistere alla lezione e quindi condividere, insieme agli stessi allievi dell’accademia, uno spaccato di questa realtà – come ha spiegato Franco Mannella, ideatore di Arotron -. Per sentirsi parte di una scelta di vita e di lavoro, conoscendo i docenti, le materie e i metodi di studio».
Il programma della lezione aperta: La verità dell’attore, Franco Mannella; L’unicità espressiva del gesto nello spazio, Caterina Felicioni; La forma e l’energia creativa della parola, Alba Bucciarelli; La consapevolezza corporea, Massimiliano Fusella; La tecnica vocale, Angela Crocetti; La scenografia e le arti plastiche, Gianni Colangelo; Storia del teatro, Maria Adele D’Amaro; Il metodo mimico, Domenico Galasso. La lezione si tiene dalle 15 alle 19 e non è necessario iscriversi, è a libera entrata.
Domenica 9 aprile alle 19, poi, c’è il debutto degli allievi di Arotron con lo spettacolo Olea et Labora nel circolo enogastronomico Officina del Talento a Pianella.
L’ulivo, l’olea europaea, così come la conosciamo oggi, deriverebbe da undici diversi ceppi provenienti tanto all’est quanto dall’ovest del Mediterraneo. Una serie di incroci che possono essere riassunti in nove diverse fasi di domesticazione nei secoli. L’ulivo è presente nella simbologia e nei miti fin dalla preistoria, oltre a essere oggi emblema di pace, forza, fede, trionfo, vittoria, onore.
L’Accademia teatrale Arotron affida ai suoi allievi il compito di narrare le vicende legate alla cultura di questa pianta millenaria che ci riporta inevitabilmente alla memoria antiche tradizioni e che, oggi, è alla base dell’economia di tanta parte del territorio abruzzese. I giovani attori hanno chiesto aiuto a grandi poeti come Gabriele D’Annunzio, Giovanni Pascoli, Federico García Lorca, Pablo Neruda e tanti altri, sostenuti, accompagnati e anche, perché no, dissacrati da canti della tradizione contadina. Un reading o meglio un “Musical reading” con un’inconfondibile impostazione teatrale. Con i giovani attori dell’Accademia teatrale Arotron e la regia di Franco Mannella (aperitivo e reading, 20 euro; su prenotazione ai numeri 3284838986; 085972466).
L’Accademia teatrale Arotron nasce nel 2014 e si presenta come, appunto, accademia teatrale, produzione di eventi, spettacoli, rassegne locali e festival internazionali nel territorio abruzzese. Una realtà locale nella quale confluiscono idee, progetti ed esperienze nazionali. Un’idea progettata e finanziata in prima persona da Franco Mannella, attore, regista e doppiatore pescarese, con la collaborazione di diversi artisti e creativi abruzzesi che formano il nucleo fondatore: l’architetto Pierantonio Sborgia, gli attori Sara De Santis e Massimiliano Fusella nonché il compositore Oberdan Fratini.
«Arotron – spiega lo stesso Franco Mannella – nasce come investimento e sforzo economico che intende offrire al territorio abruzzese uno spazio che dia formazione, produca eventi culturali e di intrattenimento e crei un indotto e un ritorno economico per il territorio locale. Un laboratorio permanente, in cui le realtà del territorio si confrontano con realtà nazionali e internazionali, creando scambio e contaminazione artistica e culturale».