“Tre giorni di sport integrato, di Judo per ragazzi speciali, diversamente abili – ha ricordato il vicesindaco di Francavilla, Francesca Buttari – si partirà il 31 marzo con un convegno in programma al MuMi, con autorità del mondo dello Sport e del Judo, ovviamente con la nostra campionessa cittadina Chiara Meucci. Il 1° aprile ci sarà una cena di solidarietà, vedremo coabitare il Ciclismo Paralimpico con il Judo, e per finire il 2 aprile di mattina ci sarà l’evento sportivo dedicato al Judo per disabili. Abbiamo l’onore di avere a Francavilla la squadra campiona d’Italia di Judo per disabili. L’evento è stato patrocinato dal Comune e dall’Assessorato allo Sport nella persona dell’assessore Rocco Alibertini, chiaramente c’à la collaborazione dell’Assessorato alle Politiche Sociali, visto l’argomento e la tematica”.
La manifestazione è organizzata dalla Federazione in collaborazione con la società sportiva Cm Fight Academy di Chiara Meucci, responsabile dell’evento con il patrocinio del Comune di Francavilla al Mare. gli atleti accreditati si sfideranno per il titolo di campione nazionale di Judo, ma sfideranno anche le proprie paure per conoscere meglio se stessi ed il proprio corpo, sviluppando allo stesso tempo le relazioni con gli altri.
Il campionato nazionale il 31 marzo sarà preceduto dal convegno “Sportabilmente”, che si terrà presso il MuMi alle ore 17. Parteciperanno con le loro testimonianze i campioni della squadra di ciclismo paralimpico, i ragazzi dell’associazione Orizzonte con il loro maestro Chiara Meucci, che sperimentato una metodologia di lavoro con i ragazzi disabili, la ricercatrice dell’Università D’Annunzio e presidente dell’Aips Laura Bortoli.
Il convegno è organizzato dall’associazione Orizzonte di Francavilla al Mare, in collaborazione con il Comune, Asd Fight Academy, il Centro Servizio per il Volontariato della provincia di Chieti, la Nazionale Italiana Paralimpica. Si parlerà di sport come elemento di inclusione sociale, rivolto a persone con disabilità ed elemento di coesione sociale, ma soprattutto di modelli positivi di sviluppo fisico, emotivo e relazionale.
Dall’esperienza di chi ogni giorno si allena duramente arriva una testimonianza di sport, ma soprattutto di coraggio e di voglia di vivere, un’occasione per ribadire che non esistono barriere fisiche, ma soprattutto mentali che possano impedire di raggiungere importanti traguardi.
All’interno dell’evento ci sarà anche la cena del 1° aprile “Sportabilmente. A cena insieme… sportivi e non”, un momento di festa e condivisione con gli atleti italiani del judo e la nazionale paralimpica di ciclismo presso il Park Hotel Villa Immacolata alle ore 20.
“È un weekend lungo – hanno spiegato la volontaria dell’associazione Orizzonte, Francesca Priore, e Chiara Meucci, della Cm Fight Academy – partiamo venerdì con il convegno al MuMi, dalle ore 17, interverrà la Bortoli insieme ad altri personaggi importanti. Sabato ci sarà la cena con gli atleti, quindi è importante partecipare a Villa Immacolata dalle ore 20 circa, poi domenica ci sarà l’evento clou perché per la prima volta siamo riusciti a portare il campionato italiano in Abruzzo, quindi a questo evento ci teniamo parecchio anche per questo. Per la prima volta cerchiamo di dare valore e soprattutto pubblicità a questi ragazzi rendendoli protagonisti. Ci siamo resi conto che grazie a questo sport loro, come i ragazzi normodotati, riescono a sconfiggere le loro paure, le ansie e le proprie barriere, questo soprattutto per quanto riguarda la disabilità. Ci siamo resi conto che questo sport non guarda in faccia a nessuno, non ha discriminazioni, infatti nella nostra palestra abbiamo notato che i ragazzi disabili giocano con gli altri ragazzi senza problemi e non si rendono nemmeno conto di questa diversità che purtroppo l’uomo adulto avverte nella sua indole non riuscendo a capire che siamo tutti uguali. C’è anche da dire che l’associazione Orizzonte a tanto per questi ragazzi, il presidente Michela Mattoscio si impegna e ci sono tantissime attività all’interno. Quindi i ragazzi vengono veramente curati a 360° e si è visto come l’associazione negli anni è cresciuta ed è sempre più alto il numero dei ragazzi che è all’interno dell’associazione”.
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