“Piace al settore e incuriosisce la città questa speciale mostra di oggetti e accessori – ha spiegato l’assessore allo Sport Giuliano Diodati – Sono attese persone da tutte le regioni d’Italia, saranno almeno 50 gli espositori pronti a mettersi a disposizione di collezionisti e cultori del genere. E’ un evento importante e atteso perché muove interesse e flussi importanti per la nostra città. Tanto che abbiamo anticipato a marzo la seconda edizione, proprio dopo la prima che si è svolta a settembre 2016. Il programma è stato condensato in due giorni, grazie a un grande lavoro: la città accoglierà e aprirà ai partecipanti anche i suoi musei, sinergie che abbiamo voluto proprio perché Pescara sia un luogo a cui tornare per chi non conosce la città, oltre che una piazza accessibilissima per i collezionisti del settore”.
“Club Motors ha lavorato duramente per riportare a Pescara i migliori espositori italiani – ha detto Gianmichele Finarelli, presidente della Old Motors che organizza l’evento – offrendo una logistica sicura (l’interno dello Stadio Adriatico Cornacchia), le migliori condizioni economiche, un’accoglienza di qualità a prezzi vantaggiosissimi, l’assistenza post-mostra scambio con un sito internet gratuito per le loro vendite ed esclusivi gadget personalizzati che saranno donati a quanti garantiranno la loro presenza nella prossima manifestazione. Gli espositori vengono per vendere e Club Motors ha supportato la loro legittima esigenza pubblicizzando l’evento sulla stampa specializzata nazionale ed attuando una capillare campagna di affissione di manifesti in tutti i comuni abruzzesi con popolazione al di sopra delle 5.000 anime.
Per invogliare i turisti a visitare non solo la Mostra Scambio, ma anche la Città di Pescara, abbiamo avuto il supporto prezioso del Comune di Pescara e delle strutture di accoglienza e culturali della città ed è stato entusiasmante vedere questa squadra mista lavorare all’unisono, consci che si stava realizzando un progetto che avrebbe prodotto notevoli vantaggi alla Città di Pescara”.