Nel dettaglio, sono pari a circa 27 milioni di euro i danni subiti dalle colture e circa 85 quelli alle strutture. Da questo computo va, però, scorporato l’importo dei danni alle aziende dei Comuni rientranti nel cratere sismico che hanno una contabilità a parte e che si aggira sui 29 milioni di euro di danni.
Il dato è stato comunicato, questa mattina, nel corso di una riunione presieduta dal presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, ed alla quale hanno preso parte, tra gli altri, l’assessore alle Politiche agricole, Dino Pepe, il sottosegretario alla presidenza, Mario Mazzocca, il presidente di Anci Abruzzo, Luciano Lapenna, il direttore del Dipartimento Agricoltura, Antonio Di Paolo, ed i referenti del Dipartimento della Protezione civile regionale.
D’Alfonso, in particolare, ha annunciato la richiesta al Ministro per le Politiche Agricole, Maurizio Martina, di un piano dedicato sia per il ristoro dei danni causati alle aziende dagli eventi calamitosi sia per il rilancio delle stesse attività produttive. E
‘ stato anche fatto il punto sui danni concernenti il sistema della viabilità e del suolo di competenza comunale. Al momento, agli uffici del Genio civile di Pescara e Chieti sono prevenute schede per una ammontare di danni pari a 74 milioni di euro per i Comuni della provincia di Pescara e ad 80 milioni di euro per quelli della provincia di Chieti mentre per la provincia di Teramo è ipotizzabile una cifra decisamente superiore.
La Protezione civile regionale, ha, inoltre, comunicato che è pari a circa 18 milioni di euro l’entità concordata delle somme urgenze per le spese dei Comuni di prima assistenza. Risorse che, come ha assicurato il presidente della Giunta, prossimo ad essere nominato Commissario delegato nell’Ordinanza Abruzzo che sarà pubblicata a breve in Gazzetta ufficiale, saranno liquidate dalla stessa Protezione civile regionale sulla base della delibera del Consiglio dei Ministri del 20 gennaio scorso. Infine, resta il discorso relativo ai danni alle imprese che non sono stati ancora quantificati ma, a questo proposito, gli uffici regionali del settore Sviluppo economico interagiranno con le associazioni di categoria e le Camere di Commercio per arrivare, in tempi rapidi, ad una definizione degli stessi.