L’associazione ambientalista evidenzia come il nuovo testo precisa meglio l’ambito di intervento e fa anche esplicito riferimento al rispetto di tutte le altre norme afferenti il demanio costiero.
Per la SOA è sicuramente un passo in avanti rispetto alla deregulation che la precedente versione dell’ordinanza rischiava di affermare. “Probabilmente –commentano gli ambientalisti– sarebbe stato meglio scrivere direttamente che bisogna fare le procedure di verifica di Assoggettabilità a V.I.A. per evitare interpretazioni a macchia di leopardo dei singoli comuni con il rischio di disparità di trattamento. Sicuramente l’entità dei lavori dovrà essere attentamente valutata in quanto ormai esistono stabilimenti molto grandi dove le scogliere e i cantieri possono risultare comunque invasivi ed avere un effetto potenziale sull’ambiente.
La SOA in ogni caso continuerà a monitorare la corretta applicazione dell’Ordinanza balneare e delle procedure di V.I.A. in Abruzzo”.