Sambuceto. Mirko Prosini, un nome, una garanzia. Garanzia di affidabilità a livello tecnico, di professionalità ed esempio tangibile di come la vera forse del Sambuceto sia rappresentata da un gruppo coeso e unito. E, a testimonianza di ciò, domenica scorsa a Chieti contro i locali del River, l’estremo difensore è stato chiamato in causa a difendere la porta dei viola, rispondendo “presente” nei fatti, ossia risultando anche decisivo in alcuni interventi. Al suo esordio dal primo minuto nel campionato di Eccellenza 2016-17, Prosini sì è fatto trovare pronto alla chiamata di mister Tatomir: «Ho vissuto tutto con la massima tranquillità», spiega, «Era da un po’ che aspettavo questo momento, ed è arrivato. In settimana ci alleniamo bene, quindi ero tranquillo e sono entrato in campo sapendo quello che dovevo fare».
E nelle parole dei dirigenti e dello staff viola proprio Mirko viene spesso indicato come l’esempio dello spogliatoio unito del Sambuceto; un’etichetta, quella di “uomo-spogliatoio” che non sembra dispiacere all’estremo difensore: «Sono stato etichettato come simbolo del gruppo del Sambuceto, e devo dire che è tutto vero al 100%: qui ho trovato un gruppo fantastico. E questo a partire dallo staff, passando per i dirigenti e per finire noi giocatori».
L’entusiasmo di far parte della famiglia viola, per Prosini, prosegue anche quando gli si chiede del rapporto che c’è tra i membri della rosa: «Mi trovo benissimo, perché siamo un gruppo di amici. È una cosa unica, stiamo sempre insieme anche fuori dal campo». E la genuinità del rapporto instauratosi tra i giocatori viene confermata da Prosini anche nella “rivalità” (che rimane solamente potenziale) con Palena, l’altro esperto portiere con il quale si contende una maglia da titolare: «Con Alceo (Palena, ndr) sto benissimo. Al di là dei ruoli, ridiamo e scherziamo e la viviamo tranquillamente. Ringrazio quindi la società che mi ha dato questa possibilità di tornare in Eccellenza, e anche i compagni».
L’entusiasmo di far parte del Sambuceto si traduce anche nella voglia di fissare nuovi obiettivi, dopo aver ormai conquistato quello primario della salvezza annunciato a inizio stagione: «Da qui alla fine del campionato, così come fatto fino a ora, non vogliamo regalare niente a nessuno. Il prossimo obiettivo è quello del raggiungimento dei 50 punti, e quello che verrà poi lo andremo a vedere alla fine».
Tornato quindi sui campi del massimo campionato regionale dopo l’esperienza ad Atessa con mister Ronci in panchina (avventura culminata con la conquista della Coppa Italia), lo sguardo finale di Mirko Prosini è all’ultima parte della stagione in Eccellenza, e alla vera e propria “bagarre” che si è scatenata in testa per la vittoria finale del campionato: «Secondo me mai come quest’anno è aperta, e credo che ne facciano parte almeno 4 squadre: Martinsicuro, Paterno, Nerostellati e Angolana. Se dovessi puntare il “simbolico” euro solamente su una, direi il Paterno, ma la lotta come ho detto è molto aperta e incerta».
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