La Di Battista poi continua “Sotto la guida Centorame la Fondazione Michetti non ha perseguito l’obiettivo di Ente morale, ovvero iniziativa pubblica per il bene collettivo, quindi di tutti, dal momento che si è chiusa in se stessa. Inoltre ha subito passivamente, non so se per volontà o incapacità, i cambiamenti sociali e culturali della contemporaneità. In questi ultimi anni, troppi sono stati i fattori che hanno determinato una evidente assenza di progettazione adeguata alle sfide della modernità. Non c’è stata organizzazione degna di professionalità, nè individuazione delle risorse necessarie per accrescere le attività culturali, tanto meno capacità di proposte per le attività museali, didattiche e artistiche, o strategie di comunicazione, necessarie all’ apertura verso l’esterno. Ciò vale sia per quanto riguarda il Premio Michetti che per quel che concerne l’ordinaria gestione delle attività della Fondazione. Il tutto nonostante i tanti solleciti dell’Amministrazione Comunale al fine di migliorare, valorizzare e potenziare la Fondazione”.
“Ciò – sottolinea il segretario cittadino del Partito Democratico – è culminato con una vendita del patrimonio della Fondazione nel tentativo di pareggiare il bilancio per i debiti accumulati; vendita effettuata, tuttavia, a trattativa privata, senza la condivisione decisionale con gli Enti facenti parte della Fondazione e senza una gara ad evidenza pubblica. Svendita frettolosa di 77 opere d’arte, il cui valore deve essere stimato per valutare l’adeguatezza della somma incassata; svendita che ha prodotto l’impoverimento sia del patrimonio artistico della Fondazione che della città di Francavilla al Mare e di tutti gli Enti pubblici soci”.
“Il Partito Democratico, esprimendo la propria totale indignazione per l’accaduto, denuncia la gestione personalistica portata avanti dal Presidente Centorame e dal Segretario Generale D’Argento, a totale discapito di Francavilla e della cultura in generale”.
“Riteniamo – conclude il segretario cittadino – che sia giunto il momento di affidarsi a competenza e professionalità, il Premio e il Museo hanno bisogno di menti, formate e competenti, capaci di far veramente crescere dal punto di vista culturale Francavilla”.