“Lo sciopero delle donne –spiegano Di Sante e Arcuri– coinvolge 40 paesi, denuncia le discriminazioni, lo sfruttamento e la violenza che le donne vivono in ogni ambito, dalla dimensione privata ai luoghi di lavoro allo spazio pubblico.
Denuncia il sessismo e il dominio maschile come fondamento di tutte le forme di dominio, sfruttamento, diseguaglianza che la storia ha conosciuto.
Il piano femminista contro la violenza elaborato nelle tappe di costruzione della giornata dell’8 marzo vuole contrastare la violenza maschile contro le donne, la precarietà del lavoro e della vita, la distruzione del welfare, le politiche securitarie contro i migranti, l’attacco alla autodeterminazione e fa delle donne non solo le destinatarie di diritti – che la crisi determinata dalle politiche liberiste distrugge – ma la soggettività che afferma una altra idea di mondo, di economia, di relazioni.
Rifondazione Comunista ribadisce la propria adesione alla giornata internazionale di lotta e sciopero e invita le compagne e i compagni a partecipare al corteo-street parade che si terrà a Pescara con concentramento alle ore 16 in Piazza della Repubblica”.