giovedì , 21 Novembre 2024

Rogo a Montesilvano. Un cittadino senegalese perde la vita cadendo nel vuoto

Montesilvano  -Sono ancora da accertare le cause del rogo scoppiato ieri mattina intorno alle 9.50, in un appartamento al 6 piano del palazzo circolare di Via Isonzo, in cui ha perso la vita un uomo di 52 anni di origini senegalesi che nel tentativo di sfuggire alla fiamme, si è aggrappato terrorizzato al cornicione esterno e perdendo la presa è precipitato nel vuoto.

Ndiaga Diallo, l’uomo che ieri ha perso la vita nella tragedia, è risultato  irregolare in Italia, già espulso un paio di anni fa, a quanto risulta faceva la spola tra Italia e Portogallo, pare fosse sposato e con dei figli. Il 46enne sopravvissuto si chiama Samb Amadou Anta, è stato salvato dai Vigili del Fuoco che lo hanno raggiunto con l’autoscala e ricoverato in ospedale a Pescara con una seria intossicazione.

Diallo e il coinquilino al momento dell’incendio stavano dormendo; svegliati dalle fiamme, hanno trovato riparo su un balcone e su una finestra. L’uomo aveva cercato di fuggire dalla finestra, aggrapparsi al marmo, sporgendosi con le gambe all’esterno fino a toccare con i piedi il cornicione del palazzo.

Probabilmente per aver messo un piede in fallo, o perché stanco di tenere la presa, è volato giù senza nemmeno emettere un grido, sotto gli occhi increduli di chi era accorso in strada.

Due le squadre dei Vigili del Fuoco intervenute da Montesilvano e da Pescara, con un’autobotte e l’autoscala che ha avuto qualche difficoltà a entrare per alcuni ostacoli presenti tra cui un palo e un albero.
I due uomini erano abituati a vivere nella clandestinità, invisibili come tanti nel quartiere e agli abitanti che ieri hanno allertato i soccorsi, assistendo poi con sgomento alla morte di Ndiaga di cui nessuno fino a ieri conosceva l’esistenza.

Secondo quanto accertato dai Carabinieri della Compagnia di Montesilvano, coordinati dal capitano Vincenzo Falce, e in base ai primi elementi raccolti dai vigili del fuoco, tutto lascerebbe pensare al cortocircuito di un elettrodomestico, di cui però l’incendio ha cancellato ogni traccia.
Il pm Rosangela Di Stefano ha disposto l’autopsia sul corpo della vittima.

L’incendio si sarebbe sviluppato nel soggiorno-cucina dell’appartamento che è stato dichiarato inagibile e posto sotto sequestro per ulteriori accertamenti sono in corso per chiarire le cause del rogo e l’esatta dinamica dell’accaduto.

L’appartamento, stando alle prime informazioni, sarebbe di proprietà di un altro senegalese, che la affittava a connazionali, ma ha dichiarato che i due nel luogo della tragedia erano ospiti.

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