Pescara – Nella giornata di eri l’ex Assessore alle attività Produttive, al Turismo e allo Sport della Provincia di Pescara, Aurelio Cilli, lamentava come un finanziamento governativo di € 900.000 destinato alla realizzazione di un pattinodromo nel Comune di Montesilvano, all’interno dell’Istituto Scolastico Superiore di II Grado, Liceo Scientifico Statale C. D’Ascanio, non avesse ancora portato all’avvio dei cantieri.
Sempre ieri alle osservazioni di Cilli rispondeva il Presidente della Provincia di Pescara Di Marco facendo sapere che i 750.000 euro di fondi disponibili, pagata la progettazione dell’impianto, erano entrati nel calderone degli avanzi di bilancio utilizzati insieme ad altri fondi anch’essi destinati ad altre opere.
Di Marco nel rispondere a Cilli additava il Governo «ci ha obbligati a fare un bilancio con le sole nostre forze, autorizzando però a fare prelievi “forzosi”, come quelli di somme rimaste disponibili per opere al servizio della comunità, come in questo caso. Ma non c’era alternativa. O meglio l’unica alternativa era il predissesto e poi il dissesto finanziario».
Arriva oggi la contro replica di Aurelio Cilli molto critica nei confronti di Di Marco e che pubblichiamo per esteso
Caro “Presidente” Antonio Di Marco,
la sua risposta mi lascia molto amareggiato. Lei è il Presidente della Provincia di Pescara e se non è in grado di far fronte alle responsabilità che questo comporta sarebbe corretto e sicuramente ampiamente apprezzato che si dimettesse lasciando ad altri il compito di risolvere le innumerevoli e delicate problematiche che stanno nascendo sul territorio e a cui l’Ente Provincia è chiamato a rispondere (scuole superiori, strade provinciali, etc…).
Essere Presidente di una Provincia non significa solo avere un titolo altisonante, significa trovare soluzioni per far sì che il proprio territorio cresca e si sviluppi. La Giunta di cui facevo parte, guidata dal PRESIDENTE Guerino Testa, ha con impegno e soddisfazione ottenuto denaro pubblico vincolato ad un intervento di grande rilievo e già speso parte di esso per una progettazione operativa; in questo modo anche quel denaro andrebbe sprecato.
Se lei non è in grado di far riparare la strumentazione occorrente per far fronte alle previste calamità naturali, se lei non è in grado in due anni di indire una gara di appalto anche quando ci sono i soldi in cassa vincolati, dando enorme beneficio al territorio che ha bisogno di un’iniezione di fiducia e di speranza, forse è meglio che con serietà e senso di responsabilità, torni a fare il Sindaco del suo piccolo Comune, cosa che le riusciva assai bene.