giovedì , 21 Novembre 2024

A 103 anni in attesa da mesi della visita per ottenere pensione d’invalidità: interrogazione del Deputato Sl Melilla

Melilla spiega di aver appreso dalla stampa che alcuni intoppi burocratici impediscono a un anziano di 103 anni, Mario Della Guardia, ex vigile urbano, di Pescara, con gravi problemi di salute e impossibilitato a spostarsi da casa, di ottenere una visita domiciliare per il riconoscimento dell’invalidità civile.

La denuncia, riportata da alcuni quotidiani locali, fa sapere il Deputato Sl, parte dalle le figlie Annamaria e Carmela, 76 e 71 anni, e dal genero Giancarlo Fuschi.

Nel novembre 2016, le figlie avevano inoltrato la domanda all’Inps per richiedere una visita domiciliare per invalidità civile e accompagnamento, consigliata del medico di base e del medico della Asl, che si era recato a casa dell’uomo per verificare le condizioni di salute e aveva attestato come il paziente non fosse trasportabile, da qui il diritto a una visita domiciliare.

“Il mese scorso, l’Inps, –rileva Melilla– dichiara di non avere più i documenti sulla domanda d’invalidità, inviata dal patronato qualche mese prima, così Fuschi si reca dal medico di base che gli fornisce un nuovo documento cartaceo, che attesta le condizioni di salute di Della Guardia, da consegnare personalmente agli uffici Inps, i quali, però, non gli rilasciano alcuna ricevuta di avvenuta consegna. A distanza di tre mesi, quindi, arriva telefonicamente la risposta da parte del medico della commissione Inps, che ha esaminato il caso, affermando che il paziente non possiede i requisiti necessari per avere diritto a una visita a domicilio”.

Melilla chiedendo al Ministro del Lavoro di accertare i fatti mette in evidenza come l’uomo, sia assistito da una badante 24 ore su 24, poiché ha bisogno costantemente di cure e di qualcuno che lo assista nelle attività primarie della vita quotidiana.

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