“I problemi sono tanti perché derivano da movimenti franosi di una rilevanza importante – ha affermato il sottosegretario Mario Mazzocca, presente ieri all’incontro a Roma – purtroppo con questi eventi si è vista la gravità della situazione che si aggiunge ai problemi già in essere con la situazione regionale che deve essere sottoposta all’attenzione del Governo per la particolare natura e la sua costituzione, l’abbiamo esposta a Gentiloni on il quale ci siamo confrontati. Il territorio abruzzese è molto fragile perché non ce la fa più. L’intervento deve essere effettuato in breve tempo con tutte le accuratezze del caso”.
D’Alfonso, dopo aver illustrato la situazione del territorio abruzzese, definita “preoccupante”, ha messo sul tavolo del Governo anche il problema dei ‘danni indiretti’ registrati da aziende e strutture turistiche. Problema che ha trovato la piena disponibilità ad essere affrontato dall’esecutivo, al fine di rilanciare l’economia regionale. Finora la Regione Abruzzo ha monitorato 873 interventi, una stima dei danni che ammonta a 144 milioni di euro, 20 dei quali servirebbero immediatamente per mitigare la frana che ha colpito la frazione Ponzano di Civitella del Tronto.
“Un’ordinanza ad hoc che dà 90 giorni per la quantificazione dei danni e anche per la loro quantificazione – ha spiegato il governatore della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso – un’ordinanza che pensa a bersaglio pubblico che si sono verificati in ordine al patrimonio pubblico, al patrimonio privato ed anche alle attività economiche e commerciali. Accanto all’ordinanza ho riferito oggi del colloqui con il premier Gentiloni e del fatto che ho rappresentato con adeguatezza la necessità dell’evoluzione del cratere sismico. Io lo chiamo ingrandimento, evoluzione, per fare in modo che si ricomprendano anche i nuovi problemi intervenuti dopo il 18 gennaio alla luce sia del Decreto Legge che già abbiamo vigente e alla luce anche dell’ulteriore corso delle norme ulteriori che noi avremo. Abbiamo posto il problema dei danni indiretti e ho trovato disponibilità non solo ad esaminare. Ho posto il problema per quanto riguarda un piano dedicato circa la viabilità minore in Abruzzo e ho trovato non solo interesse ma adesione e poi ho posto un problema per quanto riguarda un piano dedicato per l’aiuto al settore agricolo. Poi ancora una questione per quanto riguarda le piccole imprese del commercio e del turismo nei piccolo comuni di questa parte di Appennino che concerne l’Abruzzo. Poi ieri sera abbiamo già incassato il consenso per 35 unità in più in aiuto ai Comuni che sono stati danneggiati: ci saranno due unità in più per ogni Comune, due unità per la Provincia di Teramo, una per la Provincia di Pescara ed una per la Provincia de L’Aquila. L’evoluzione del cratere riguarderà l’Alto Aterno, questo è quello che io ho chiesto e sul quale ho avuto una forte attenzione. Riguarderà naturalmente la montagna e la collina teramana e riguarderà ciò che è stato più danneggiato della provincia di Pescara. io continuo questo lavoro perché so che è compito mio evitare che si arrivi fino a Zagabria. Il lavoro che ho fatto è fare in modo che la verità dei dati e dei numeri venga tenuta da conto rispetto a questa nuova fase che riguarderà l’attrezzatura normativa e finanziaria”.