“Il primo anno lontano dalla famiglia e dagli amici non è affatto semplice e all’inizio ho avuto qualche difficoltà ad adattarmi ma ormai abbiamo già passato la metà di questa stagione e penso che il peggio sia passato. A dispetto di ciò mi piace molto l’Italia, ha dei paesaggi a dir poco meravigliosi, amo molto anche la cucina, la pasta e la pizza qui sono eccezionali. Il campionato poi è davvero molto competitivo e reputo questa un’esperienza molto importante per me.Anche nel basket ho notato molte differenze tra l’Europa e gli USA, gli stili di gioco sono totalmente diversi: questo campionato è molto più tattico e ci sono alcune regole diverse (come ad esempio l’infrazione di passi) che non sono semplici da apprendere con immediatezza”. Continuando a dialogare, il nuovo USA delle Furie non riesce a non far emergere la propria passione per questo sport: “Ho iniziato a giocare a basket a cinque anni. Ho sempre amato questo sport ed è l’attività che preferisco fare in assoluto. Penso inoltre che senza il basket non sarei andato da nessuna parte”. Descrivendosi, ci racconta: “ Sono un ragazzo semplice, nel tempo libero oltre a seguire qualsiasi torneo di basket, amo netflix e mi piace giocare alla playstation 4. Fuori dal campo sono una persona molto socievole, amo scherzare e ridere ma in campo sono focalizzato sugli obiettivi miei e di squadra”. Come tipo di giocatore invece, egli si definisce: “Giocatore versatile, mi piace attaccare in uno contro uno ma mi reputo anche utile a rimbalzo e in fase difensiva. Darò il massimo per la squadra e i miei nuovi tifosi per raggiungere quanto prima gli obiettivi stagionali, poi tutto quello che verrà sarà tanto di guadagnato*. Riguardo ai suoi sogni, egli non sembra avere dubbi: “Spero un giorno di poter giocare in NBA ma qualora non dovessi riuscirci darò il massimo per avere una buona carriera in Europa”. Riguardo ai propri modelli, Quenton afferma: “Ho un idolo cestistico, Micheal Jordan, punto di riferimento per chi-unque voglia avvicinarsi al basket ma anche la mia famiglia e i miei zii sono stati per me un gran-dissimo esempio”. Sul primo impatto con la nuova realtà, non ha difficoltà ad ammettere: “Chieti come città mi ha favorevolmente impressionato, sono contento anche perché ho trovato davvero un ottimo gruppo, pieno di ragazzi che vogliono giocarsela contro qualunque avversario e che so-prattutto hanno fame di vittorie. Anche il nostro allenatore sembra essere speciale: parla spesso con i suoi giocatori, dispensa utili consigli e soprattutto vuole provare a costruire delle relazioni con i giocatori, creando un clima sereno”. Nessun proclama da parte di Quenton, solo tanto impegno una promessa, da uomo pragmatico quale sembra essere: “Prometto ai tifosi di lavorare sodo ogni giorno, voglio aiutare la squadra a vincere più incontri possibili da qui a fine stagione. Forza Chieti!”.
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