Pescara – Nella mattina di oggi la delibera su Pescara Porto è approdata alla Commissione Gestione del Territorio presieduta dal consigliere Ivano Mattelli, dove è stata esaminata e votata, per poter continuare il cammino verso il Consiglio Comunale di lunedì prossimo. Ai lavori ha partecipato in audizione anche l’assessore al Governo del Territorio e Politiche Urbane Stefano Civitarese Matteucci.
“Come promesso la delibera su Pescara Porto arriva in Consiglio per l’esame in tempi brevissimi – ha annunciato il presidente Ivano Martelli – Nel merito, l’atto prevede un pronunciamento negativo rispetto alla richiesta di cambio di destinazione d’uso, in linea con quanto già espresso a chiare lettere dall’Amministrazione anche prima del pronunciamento del Tar. La posizione sulla realizzazione di alloggi residenziali nella zona destinata ad uffici è stata ribadita in Commissione anche stamane dai consiglieri di centrosinistra, che hanno votato compatti il diniego al cambio di destinazione d’uso, come stabilito nella delibera, mentre, contrariamente a tutti i proclami e le posizioni gridate fino ad oggi, il Movimento 5 Stelle e il centrodestra stamane non si sono espressi, non votando il testo. Ci auguriamo che in Consiglio l’atteggiamento di chi ha preferito non esprimersi sia verso l’approvazione della delibera, così come presentata dall’Amministrazione”.
“Avevamo annunciato un percorso e lo abbiamo rispettato – ha aggiunto l’assessore al Governo del Territorio Stefano Civitarese Matteucci – Abbiamo aspettato che il Tar confermasse la linea del Comune e siamo andati avanti. La maggioranza fa approdare la delibera in Consiglio in piena osservanza sia degli indirizzi strategici che in quella zona prevedono obiettivi diversi dalle residenze, sia dei pronunciamenti amministrativi.
La delibera votata oggi dalla Commissione, sarà lunedì in Consiglio, pronta per l’approvazione. Non è infatti vincolante il parere negativo emesso della Ragioneria comunale, che è stato reso a causa del mancato introito del cosiddetto contributo straordinario previsto in caso di deroghe urbanistiche. In realtà si tratta di un elemento secondario rispetto alla valutazione dell’interesse pubblico che è stata fatta nella delibera e che non comporterà problemi sulla regolarità dell’atto. E’ infatti un parere che deve essere superato motivatamente, ma ci sono tutte le basi per andare oltre e procedere a ratificare l’atto in Consiglio, secondo quanto sempre asserito dall’Amministrazione sulla questione, anche perché il parere non è vincolante”.